Nasce il primo grande concorrente di Telecom Italia

Attraverso un accordo fra gruppo Olivetti e France Telecom, Infostrada si candida ufficialmente come alternativa al fornitore publica nazionale di servizi di telecomunicazioni su rete fissa.

In vista della completa deregolamentazione del mercato delle
telecomunicazioni europee, che diverrà ufficiale dal 1=83 gennaio 1998, an
che
in Italia nasce la prima sfida all’operatore pubblico del settore. A
portarla è un gruppo congiunto formato, a titolo e con peso diverso, da
Olivetti, Bell Atlantic e France Telecom. A condidarsi come competitor per
i servizi di telecomunicazioni su rete fissa è Infostrada, joint venture
formata nel 1995 da Olivetti e Bell Atlantic. La società, che sin qui si
era occupata soprattutto di comunicazioni multimediali, Internet e carte
telefoniche, diventa ora una realtà più complessa, posseduta al 51% dall
a
nuova holding Infoinvestment (67% Olivetti e 33% Bell Atlantic) e al 49% da
France Telecom, che ha sottoscritto un aumento di capitale per un valore
pari a 165 miliardi di lire.
Attraverso questa formula, si apre la via all’ingresso dei grandi
operatori internazionali di Tlc nel mercato italiano. L’accordo fra
Olivetti e France Telecom, infatti, già prevede la possibilità che in
Infostrada possano entrare anche Deutsche Telekom e Sprint, che, insieme
all’operatore transalpino, hanno formato Global One. I prodotti e i servizi
di quest’ultima joint venture saranno ora distribuiti da Infostrada, che a
propria volta potrà sfruttare la rete del partner internazionale per
rafforzarsi all’estero. Non è chiaro, per il momento, se l’ingresso di
altre società in Infostrada andrà a intaccare la maggioranza che fa capo
a
Olivetti o sarà una semplice redistribuzione del capitale oggi gestito da
France Telecom.
Pur essendo ancora presto per valutare l’impatto di questa intesa
sull’utenza italiana, occorre notare come sia stata data enfasi a un piano
di investimenti già definito per oltre 2.000 miliardi nei prossimi cinque
anni. Queste ingenti risorse serviranno per rafforzare l’infrastruttura di
rete, in particolare verso le dorsali in fibra ottica e le reti locali con
accesso radio od ottico.

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