Nasce il “dronista” professionista

L’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile ha organizzato il primo corso destinato a ottenere la certificazione professionale obbligatoria per tutti i possessori di “aeromobili a pilotaggio remoto”, che usano questi prodotti per sorvolare il suolo di terzi.

I droni sono piccoli velivoli che possono essere
utilizzati per gli scopi più disparati: si tratta di dispositivi
radiocomandati che da tempo suscitano l’interesse di fotografi e professionisti dell’immagine
perché permettono, con grande semplicità, di scattare foto ed
effettuare riprese aeree. I droni possono poi essere utilizzati per
operazioni di controllo e monitoraggio di siti importanti o
nell’agricoltura, per esaminare campi e terreni.

Dopo l’introduzione dell’assicurazione obbligatoria per i possessori di droni, tutti coloro che intendono sorvolare, per svago o per scopi professionali, il suolo di terzi dovrà seguire un corso, anche online, per ottenere la certificazione di “dronista”.

L’adempimento, ovviamente, riguarda solo i possessori di aeromobili a pilotaggio remoto (APR) e non di semplici “aeromodelli”, così come definiti dall’ENAC, l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile. Per fare un esempio, il famoso quadricottero Parrot AR.DRONE 2.0 non è fra quei modelli di droni che necessitano di certificazione.

HobbyHobby,
che importa per l’Italia droni professionali a marchio DJI, Naza e
Wookong, è la prima società autorizzata dall’ENAC ad organizzare corsi
ufficiali di 16 ore complessive (maggiori informazioni qui).
L’obiettivo è appunto quello di formare professionisti in grado di
pilotare e gestire senza problemi un drone multirotore anche in
condizioni critiche (ad esempio, sorvolo di aree congestionate).

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