Un monitoraggio del tessuto imprenditoriale che permetterà alle Pmi di modificare le proprie performance
Ebe, acronimo di Electronics business engine, è il nuovo progetto presentato
ieri a Palermo che prevede la realizzazione di una banca dati con
informazioni dettagliate sulle piccole e medie imprese siciliane e un
portale a cui aziende, enti locali, banche e associazioni potranno collegarsi
per conoscere lo stato di ogni singola azienda censita o, più in generale,
disporre di modelli interpretativi dell’intera realtà osservata. Realizzato dal
Centro studi sugli scenari urbani della Lumsa di Roma (Libera Università degli
Studi Maria SS. Assunta), il progetto consiste in un sistema di monitoraggio del
tessuto imprenditoriale dell’Isola che permetterà alle piccole e medie imprese
di modificare le proprie performance per essere competitive sul mercato, e al
sistema creditizio di acquisire informazioni per accertare il rischio
finanziario nel sostegno all’economia locale.
Cofinanziato dal ministero dell’Istruzione e dall’Unione europea, eBe
comprende anche un’attività di formazione personalizzata a distanza alle imprese
che ne facciano richiesta. Tre le categorie merceologiche al momento censite:
il settore vitivinicolo, l’alberghiero e le produzioni
artistiche (ceramiche). ”Ebe intensifica gli scambi di informazioni e conoscenze tra Universita’ e tessuto istituzionale, economico e sociale – commenta Fiammetta Mignella Calvosa, responsabile scientifica del progetto – tale comunicazione in Italia appare piuttosto carente: solo il 2% delle imprese nella penisola stipulano accordi con gli atenei rispetto a una media europea del 10% con punte del 55% per la Finlandia”.





