Missione Cina per seicento aziende italiane

Dal 30 maggio al 4 giugno si svolge la terza edizione dell’evento organizzato da Ice, Confindustria e Abi

L’Italia sbarca in Cina con grandi numeri: 230 aziende, circa 600 partecipanti, 9 gruppi bancari e 18 associazioni parteciperanno alla 27ma Missione di Sistema che Ice, Confindustria e Abis, sotto l’egida del ministero dello Sviluppo economico e del ministero degli Esteri, organizzano in Cina dal 30 maggio al 4 giugno nelle tre città di Chongqing, Shanghai e Pechino. Si tratta della terza grande missione di sistema in Cina, dopo la prima nel 2004 e la seconda del settembre 2006. Questa volta a guidare la missione ci saranno il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maurizio Sacconi, il vice ministro allo Sviluppo Economico Adolfo Urso, il presidente dell’Ice Umberto Vattani, il presidente di Confindustria Emma Marcegaglia e il Direttore Generale dell’Abi Giovanni Sabatini.
La crescita dell’export
«Lo scorso anno, a fronte di una caduta generalizzata del nostro export – ha spiegato il vice ministro allo Sviluppo economico, Adolfo Urso – il made in Italy è cresciuto, unica eccezione positiva, in Cina del 3,2%. E oggi questa tendenza è ancora più forte, basta guardare al dato di aprile (+17%) e questa missione può rappresentare una svolta storica, perché finalmente la Cina viene vista non più come una minaccia ma una grande opportunità per l’Italia e le sue aziende. Basta pensare a come la stessa politica commerciale di Pechino sia cambiata: non più incentivi a chi esporta ma un piano di rilancio dei consumi interni da 480 miliardi di dollari. Un piano a cui le aziende del made in Italy si sono già agganciate e che vale qualcosa come 20 nostre finanziarie».

Attenzione all’innovazione
«Questa missione – ha aggiunto Emma Marcegaglia, presidente di Confindustria – che vede coinvolti circa 600 operatori italiani, è il frutto di un’intensa ed accurata preparazione. Vogliamo affiancare, a quella già esistente nei settori manifatturieri tradizionali, una solida collaborazione delle nostre imprese con quelle cinesi anche in comparti aventi anch’essi alto contenuto di conoscenza ed innovazione, quali le tecnologie ambientali e dell’efficienza energetica, che rappresentano le sfide più importanti del prossimo futuro e dove le eccellenze del made in Italy sono di assoluto rilievo internazionale».

Pil in aumento
«La Cina – ha detto il direttore generale dell’Abi, Giovanni Sabatini – è un mercato strategico per il commercio e l’economia mondiale, che nonostante la crisi internazionale continua a crescere a ritmi molto elevati, con un incremento del Pil nell’ordine del 10%. Anche per questo, le banche italiane vogliono rafforzare la loro presenza già significativa nel Paese, come testimonia anche l’ampia partecipazione del settore alla missione con 9 dei principali gruppi bancari che rappresentano due terzi del sistema».

Il programma della missione
Nella mattina di lunedì 31 maggio a Chongqing avranno luogo, in sessioni parallele, quattro seminari dedicati ai settori automotive, energia e protezione ambientale, meccanica e tecnologie produttive e dei beni di consumo, finalizzati a esplorare le opportunità per le aziende italiane di investire in Cina. Contemporaneamente si terrà un seminario dedicato agli operatori cinesi illustrerà loro le occasioni di business offerte dal nostro Paese. A seguire, avranno luogo gli incontri bilaterali tra imprese cinesi e imprese italiane attive nei seguenti settori: servizi, energia/ambiente, agroalimentare, automotive, meccanica, abbigliamento, infrastrutture, arredamento.

Martedì 1 giugno si svolgerà il Convegno Economico “L’Italia incontra Chongqing” mentre mercoledì 2 giugno la Delegazione si trasferirà a Shanghai dove gli imprenditori potranno visitare i Padiglioni del World Expo 2010 e partecipare alla celebrazione ufficiale della Festa della Repubblica Italiana. Il pomeriggio del 3 giugno a Pechino prevede un workshop che fornirà alle aziende italiane il quadro normativo di riferimento per operare in Cina, nonché gli aspetti legati alla lotta alla contraffazione, alle questioni doganali e tariffarie, agli strumenti finanziari a sostegno delle imprese italiane in Cina e al tema della proprietà intellettuale.

Infine venerdì 4 giugo, sempre a Pechino, si apriranno i lavori del Forum economico Italia-Cina, moderati dal presidente dell’Ice Umberto Vattani. Al termine del Forum saranno sottoscritti importanti accordi di collaborazione istituzionale ed economica tra istituzioni e imprese di parte italiana e cinese. Il pomeriggio sarà invece dedicato agli incontri bilaterali tra imprenditori italiani e controparti cinesi, con oltre 130 aziende italiane iscritte ai forum B2b con le aziende locali, e alla tavola rotonda interbancaria nella quale l’Abi e le banche italiane si confronteranno con la Banca Centrale e l’Associazione bancaria cinese, la China Banking Regulatory Commission e i principali intermediari locali.

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