Mise, tre provvedimenti per ridurre la bolletta dell’elettricità

Dalle misure ci si attende una riduzione per le Pmi degli oneri di incentivazione dell’energia elettrica da fotovoltaico e da altre fonti rinnovabili compresi in 500-700 milioni di euro l’anno, a partire dal 2015.

Il Ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi ha firmato i primi tre
provvedimenti di attuazione delle norme per la riduzione delle bollette
elettrich
e, in particolare per le Pmi varate la scorsa estate con il decreto
legge Competitività
.

Un primo provvedimento, concertato con il Ministro dell’Ambiente Galletti e
su cui si è espressa favorevolmente l’Autorità per l’energia, riguarda la
rimodulazione volontaria degli incentivi all’energia elettrica prodotta da
fonti rinnovabili
diverse dal fotovoltaico. Il decreto consente ai produttori
da fonti rinnovabili interessati a operazioni di rifacimento o ripotenziamento
del sito di ottenere un prolungamento di sette anni del periodo di diritto agli
incentivi, con una conseguente riduzione dell’erogazione annua.

Un secondo decreto attiene alle modalità di erogazione degli incentivi al
fotovoltaico da parte del Gestore dei servizi energetici – Gse Spa. Sulla base
del provvedimento, ai produttori sarà riconosciuto, ogni anno, un acconto pari
al 90%, calcolato sulla base della produzione effettiva dell’anno precedente,
con saldo entro 60 giorni dall’invio delle misure sulla produzione effettiva e
comunque entro il 30 giugno dell’anno successivo. Il decreto disciplina le
modalità di calcolo dell’acconto, le verifiche che il Gse è tenuto ad
effettuare per evitare erogazioni indebite e la periodicità dei pagamenti,
differenziata sulla base della dimensione degli impianti. Il decreto consentirà
di programmare e rendere più certe le erogazioni.

Un terzo decreto regolamenta la rimodulazione degli incentivi agli impianti
fotovoltaici di potenza superiore a 200 kW nell’arco dei venti anni, offrendo
così ai produttori il quadro completo delle opzioni ai quali gli stessi
produttori possono accedere.

Da queste prime misure ci si attende una riduzione degli oneri di
incentivazione
dell’energia elettrica da fotovoltaico e da altre fonti
rinnovabili compresi in 500-700 milioni di euro l’anno, a partire dal 2015.

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