Microsoft-Ue: l’accordo c’è

Il ballot screen convince l’Unione Europea che si dichiara pronta a chiudere il contenzioso entro fine anno. Sempre che i competitor non presentino eccezioni sostanziali.

Sembra volgere finalmente alla conclusione il lungo contenzioso che da anni oppone Microsoft e l’Unione Europea.

Le ultime proposte arrivate da Redmond sembrano infatti aver convinto l’antitrust europeo, che sarebbe dunque pronto a porre fine a un braccio di ferro quasi decennale, probabilmente già entro la fine di quest’anno.

Ha convinto, in particolare, il cosiddetto “ballot screen”, la schemata di “ballottaggio”, che dovrebbe consentire agli utenti di scegliere un browser diverso da Explorer. Nella finestra dovrebbero essere proposti dodici browser differenti, anche se al momento le alternative disponibili sono solo Chrome, Firefox, Opera e Safari.  Per poter entrare nella rosa, gli altri eventuali fornitori dovranno dimostrare di avere un certo livello di diffusione sul mercato europeo.

Si attendono ora i pareri dei consumatori e degli operatori del settore che hanno un mese di tempo per valutare la soluzione proposta e presentare le loro obiezioni. Se nulla di rilevante verrà eccepito, l’accordo potrebbe dunque chiudersi prima della fine dell’anno.
In particolare si attende il parere di Opera, che in precedenza aveva espresso la sua contrarietà al ballot screen, che, comparendo comunque all’interno di una schermata di Internet Explorer, a suo avviso ancora favorirebbe Microsoft.

Pendenti, nel contenzioso, resterebbero a questo punto solo due aspetti: l’appello presentato da Microsoft su parte dell’ammenda e le accuse di violazione delle regole sulla competizione leale: nascondendo alcune informazioni rilevanti, Microsoft avrebbe di fatto reso difficile ai suoi concorrenti lavorare sulla compatibilità con i suoi prodotti.

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