Microsoft tra Europa e Stati Uniti

Da gennaio in Europa la versione alleggerita di Windows. Da oggi, una presa di posizione netta per l’Europa.

La Corte Europea ha confermato le sanzioni imposte a Microsoft che
comprendono l’obbligo di rendere disponibile una versione di Windows Xp senza
Media Player.
La decisione non mette la parola fine alla contesa, che
secondo molti potrebbe finire con un accordo fra le parti, ma ha immediatamente
riflessi operativi visto che da gennaio Microsoft metterà in commercio in Europa
una versione ridotta del suo sistema operativa ottemperando in questo modo alle
sanzioni della Commissione.
Pur se la faccenda non può considerarsi
definitivamente chiusa, ora però è possibile fare un paio di osservazioni.

La prima è che questa decisione, comunque la si pensi, rappresenta una buona
notizia per i consumatori che sanno di avere in Europa un Antitrust che funziona
e che riesce a mettere sotto anche un gigante come Microsoft.
La stessa cosa
non possono dire i consumatori americani visto che negli Stati Uniti il processo
si è chiuso con il commento di un giudice il quale ha osservato come dopo l’11
settembre gli Usa non possono permettersi di mettere sotto accusa una delle
principali società del Paese.
E’ vero che l’azione dell’Antitrust europeo è
dovuta all’azione dell’ex commissario europeo Mario Monti, non a caso poco amato
dagli americani, ma è sperabile che anche ora che SuperMario ha cambiato
mestiere l’Antitrust continui a lavorare con lo stesso impegno. La seconda
considerazione riguarda Microsoft. Comunque vada a finire la società di Bill
Gates d’ora in poi dovrà adottare per l’Europa un modello di business differente
da quello utilizzato nel resto del mondo. Se fino a oggi la strategia era di
inglobare nel sistema operativo anche funzionalità esterne alla sua funzione
originale.
Da ieri tutto questo non è più possibile.
Un problema anche
in vista del possibile sviluppo nel campo degli antivirus ma anche per
l’integrazione con il nuovo motore di ricerca di Microsoft.

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