Microsoft sposa l’Mhp (forse)

Da una parte una piattaforma basata su Java, dall’altra il Media Center. Al Sat Expo di Vicenza si è realizzato un connubio impensabile

L’annuncio più interessante che arriva dal Sat Expo, conclusosi
a Vicenza il 1° ottobre, riguarda la convergenza. Tra due ambiti applicativi
culturalmente e architetturalmente lontani. Da una parte c’è l’Mhp,
basato sul Java di Sun e compatibile con la maggior parte
dei ricevitori per il digitale terrestre, e dall’altra c’è la piattaforma
Media Center di Microsoft. E i computer "mediacentrici"
non sono in grado di leggere gli applicativi scritti in Mhp. «Nonostante
nessuna legge europea obblighi i produttori a considerare l’Mhp come unico
standard
– afferma Alberto Masini, business developer
per il public sector di Microsoft Italia –, di fatto in Italia i contribuiti
per l’acquisto del decoder sono stati devoluti a patto che l’apparecchio
fosse Mhp compatibile»
. Una mossa che, in qualche modo, isola
l’Italia dalle politiche globali dell’azienda di Redmond. Microsoft Italia,
allora, ha sensibilizzato i partner sulla questione, trovando alla fine
un interlocutore.

Universal Point di Padova ha presentato al Sat Expo uno
stack di interpretazione dell’Mhp all’interno di Windows Media Center.
In pratica l’azienda ha realizzato un pc media center in cui possono "girare"
gli applicativi Mhp. E convergenza è fatta. Fino a un certo punto.
«Per ora Universal Point vende il proprio pc – prosegue
Masini – e chi ha già acquistato un sistema Media Center dovrebbe
sostituirlo, ma non escludo che presto sia reso disponibile il solo stack
di compatibilità»
.
Universal Point ha realizzato l’Ale Media Center, così si chiama
l’oggetto, dopo l’esperienza delle postazioni interattive per la Pal.

Ci dobbiamo aspettare un Windows Media Center Mhp compatibile? Secondo
l’azienda americana, almeno per ora, i servizi erogati dalla Pa o da aziende
private come le banche, devono essere ancora distinti da quelli di puro
entertainment anche per una mera questione di numeri. «Certo
– afferma Masini – è cresciuto l’interesse da parte delle Pa
locali, ma la mia impressione è che non sia la prima delle loro
priorità. Per ora hanno lavorato solo per rinnovare il sito adeguandosi
alle direttive del ministro Stanca e hanno colto l’occasione realizzando
solo i contenuti anche per il t-government, ma solo questo»
.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome