Ottimizzazione dei processi, competitività a livello internazionale, bisogno di innovazione continua per restare al passo con i mercati e con condizioni economiche che cambiano in continuazione e trasformazione digitale. Non sono poche le priorità che le aziende si trovano oggi a dover affrontare in un contesto in continua evoluzione. Esigenza a cui l’intelligenza artificiale generativa sta cercando di dare delle risposte, permettendo alle organizzazioni di migliorare e velocizzare la produttività, di accelerare la ricerca e sviluppo con l’obiettivo di offrire servizi e soluzioni che siano sempre più personalizzate sulle aspettative dei loro clienti. E proprio con l’obiettivo di accelerare i progetti e le idee basate sull’intelligenza artificiale generativa che Microsoft Italia ha mobilitato il proprio ecosistema di partner con l’iniziativa AI L.A.B. che, attenzione, non è (e non lo era nemmeno alla sua nascita nel 2023 dove L.A.B. non allude soltanto a laboratorio, ma indica uno stadio ben più avanzato dell’integrazione dell’AI in azienda, con un acronimo da leggere come Learning, Adopt, Benefit, supportando aziende, enti pubblici e istituzioni accademiche nell’adozione responsabile della GenAI.
Iniziativa squisitamente italiana, AI L.A.B. nasce per favorire la diffusione dell’AI attraverso la formazione, sperimentazione e collaborazione tra i partner di Microsoft, l’ecosistema industriale e il mondo accademico.
“I risultati sono già evidenti: realtà di ogni settore e dimensione stanno sfruttando il potenziale dell’AI per sviluppare soluzioni su misura, migliorare le operazioni e cogliere nuove opportunità di mercato – ha commentato Vincenzo Esposito, amministratore delegato di Microsoft Italia, durante l’incontro con partner e clienti per fare il punto sull’evoluzione dell’AI L.A.B – Grazie a un supporto che va dalla consulenza personalizzata all’impiego di strumenti digitali evoluti, le organizzazioni possono adottare un approccio strategico e sostenibile nell’integrazione dell’intelligenza artificiale”.
L’ecosistema dei partner elemento vitale l’AI L.A.B.
Attività per le quali fondamentale è il ruolo svolto dall’ecosistema di partner tecnologici, dai consulenti ai system integrator, agli sviluppatori, ai distributori, la cui attività è fondamentale per rendere l’intelligenza artificiale generativa accessibile a un numero sempre maggiore di aziende.

“Fin dalle prime fasi del progetto, è stato avviato un lavoro di selezione e formazione per individuare i partner più adatti e dotarli delle competenze necessarie – riprende –, in modo da poter scalare l’adozione dell’AI, portandola a più clienti e adattandola alle specifiche esigenze di ogni diversa realtà. Insieme a loro abbiamo lavorato per sviluppare soluzioni mirate, condividere conoscenze e migliorare i modi in cui queste soluzioni possono essere integrate nelle singole realtà aziendali”.
Un ecosistema che si sta arricchendo ulteriormente con l’ingresso di nuovi Technology Partner all’interno di AI L.A.B., in modo da rendere più capillare la diffusione dell’AI presso le imprese accompagnata da un adeguato supporto al loro percorso di trasformazione digitale.
E ora, che siamo nel 2025, pare che Microsoft voglia aprire un nuovo capitolo per AI L.A.B., con iniziative che puntino a rafforzare il tessuto imprenditoriale del Paese, continuando a supportare le Piccole e Medie Imprese e i settori strategici, con un’attenzione particolare al mondo sociale e all’educazione.
“L’innovazione è ormai sempre più una necessità per le aziende che vogliono restare competitive – ha sottolineato Esposito –. L’intelligenza artificiale generativa sta diventando una leva strategica per la crescita sostenibile e l’evoluzione del business in Italia, grazie all’ecosistema di AI L.A.B. e alla rete di partner che ne supportano l’adozione”.
AI L.A.B. progetto italiano con risonanza internazionale
AI L.A.B. è nato in Italia per rispondere alla crescente richiesta di soluzioni basate sull’intelligenza artificiale generativa e, in poco tempo, ha attirato l’attenzione anche a livello internazionale all’interno di Microsoft. Finora ha coinvolto 400 aziende e dato vita a più di 600 progetti, diventando riferimento per chi deve sviluppare soluzioni AI in diversi settori. Oltre ai progetti concreti, il programma ha puntato molto anche sulla formazione, con 153.000 persone che hanno partecipato alle iniziative educative promosse da Microsoft.
Un’importanza, quella della formazione, che il vendor sottolinea, evidenziando gli investimenti che Microsoft sta facendo, attivando collaborazioni con università italiane per sviluppare progetti che portino all’inclusione e al miglioramento dell’accessibilità alla formazione attraverso l’intelligenza artificiale. Progetti che permettono a studenti e ricercatori di accedere a strumenti innovativi, offrendo nuove opportunità lavorative in un mercato in continua evoluzione.
Brembo, Comune di Roma e Sace: modi diversi di sfruttare l’ecosistema attivato da Microsoft AI L.A.B.
La promozione di AI L.A.B. sta iniziando a mostrare i suoi primi risultati concreti, con progetti che dimostrano come l’intelligenza artificiale generativa possa trasformare settori diversi, dalla pubblica amministrazione all’industria manifatturiera. Progetti che Satya Nadella, in occasione della sua visita in Italia lo scorso anno, ha voluto portare sul palco per sottolinearne l’impatto concreto. Tra questi, il lavoro del Comune di Roma, che in vista del Giubileo ha sviluppato Julia AI, un chatbot pensato per gestire l’aumento del flusso turistico e migliorare l’interazione tra cittadini e servizi pubblici. Integrando l’intelligenza artificiale nei servizi della città, il chatbot fornisce informazioni in tempo reale e aiuta i visitatori a orientarsi e a gestire le loro richieste, contribuendo a rendere più fluida l’organizzazione di un evento su larga scala e migliorando l’accessibilità ai servizi per residenti e turisti.
L’applicazione dell’assistente virtuale si basa su Semantic Kernel, un kit di sviluppo open source creato da Microsoft, che consente agli sviluppatori di creare agenti di intelligenza artificiale incentrati su diversi argomenti; per esempio, c’è l’agente specializzato nel reperire informazioni sull’alloggio, o quello specializzato nel fornire informazioni sui trasporti o sulla cultura.
Anche l’industria manifatturiera e il settore finanziario stanno raccogliendo i benefici dell’AI generativa, con applicazioni che stanno trasformando sia i processi produttivi che la gestione aziendale. Brembo, specializzata in componentistica per sistemi frenanti ha introdotto l’intelligenza artificiale nelle proprie attività di ricerca e sviluppo, accelerando la simulazione dei materiali e riducendo i tempi di sperimentazione.
Anche SACE, nome di riferimento nell’ambito Insurance e Finance, ha integrato l’AI nei propri processi, adottando Copilot AI per migliorare l’organizzazione del lavoro e la produttività. Tecnologia che è stata rapidamente adottata dal 90% degli utenti, contribuendo a un risparmio medio di 20 ore di lavoro per dipendente, che possono essere impiegate per aumentare la singola produttività o da devolvere/impiegare in attività benefiche.
Nel 2025 l’AI L.A.B. parte con le verticalizzazioni
Dopo l’esperienza maturata su tanti progetti, ora AI L.A.B. si prepara ora a una nuova fase di sviluppo, con un’attenzione particolare alla specializzazione sui comparti industriali, al sostegno alle piccole e medie imprese e all’impatto sociale dell’AI. In particolare, si avrà una verticalizzazione delle soluzioni AI, con applicazioni sempre più specifiche per i diversi settori. “L’AI si sta trasformando in uno strumento sempre più personalizzato, capace di rispondere alle esigenze concrete delle imprese e di integrarsi nei processi aziendali con maggiore efficacia – dettaglia Esposito –. E l’obiettivo che si pone AI L.A.B. è proprio rendere l’adozione dell’intelligenza artificiale più accessibile e funzionale alle dinamiche di ogni comparto, supportando l’innovazione e rafforzando la competitività del sistema industriale. Ma cresce anche l’attenzione che meritano le aziende di piccole e medie dimensioni, cui tanto l’economia italiana deve. Per fare in modo che anch’esse possano facilmente accedere alle soluzioni di AI, abbiamo ha avviato collaborazioni con associazioni di categoria loro vicine, come Confesercenti e Confartigianato, sviluppando strumenti su misura e semplificando l’adozione delle nuove tecnologie anche per realtà di piccole dimensioni senza barriere tecnologiche o economiche”.
La GenAI assistente intelligente per inclusione e business
Ma AI L.A.B. guarda anche all’impatto sociale, con l’intenzione di rendere l’intelligenza artificiale uno strumento accessibile non solo alle aziende, ma anche alle istituzioni accademiche e alle organizzazioni non-profit. Attraverso programmi dedicati, l’AI viene infatti messa al servizio della comunità, con iniziative volte a favorire l’inclusione digitale e a creare nuove opportunità per le fasce più deboli della popolazione.
“L’intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui lavoriamo e interagiamo con la tecnologia“, ha concluso l’AD di Microsoft Italia, sottolineando il ruolo centrale di Copilot AI in questa trasformazione. “Vorremmo che l’AI diventasse un vero assistente intelligente, in grado di rispondere alle richieste e gestire in autonomia compiti sempre più articolati, dalla prenotazione di un viaggio alla gestione di pratiche amministrative. Un’evoluzione già in corso, destinata a rendere l’interazione con la tecnologia più semplice, immediata ed efficace per tutti”.






