Lucarelli: “E’ un buon segnale”

Il presidente di Aitech-Assinform commenta positivamente il prossimo provvedimento del governo sull’in house. E confessa “Avevamo qualche sentore”

Le società di proprietà
degli enti pubblici che operano anche nel settore Ict non potranno più avere
mano libera come è successo fino a oggi, ma incontreranno precisi limiti nella
loro azione.

Una vittoria per Aitech-Assinform,
l’associazione guidata da Ennio Lucarelli che raccoglie le aziende del mondo
Ict, che aveva protestato in questi mesi contro la presenza di queste aziende
che operavano in regime di favore rispetto alla concorrenza privata.


“Avevamo avuto qualche sentore rispetto a questo provvedimento”, osserva compiaciuto Lucarelli che coglie l’occasione per dimostrare tutto il suo apprezzamento verso il decreto del governo sulle liberalizzazioni. “Si tratta di un buon segnale”, spiega il presidente di Aitech-Assinform che, con prudenza, attende di leggere il testo del decreto legge, che seguirà il normale iter parlamentare, sperando in una rapida approvazione.
Il
decreto sulle liberalizzazioni e il disegno di lege sull’in house piacciono
molto a Lucarelli che apprezza l’apertura verso il mercato di un governo dove il
rimescolamento dei ministeri ha portato l’Ict ad avere ben più di un
interlocutore.


Nicolais, Bersani, Mussi, Gentiloni, Lanzillotta sono i nomi
più a contatto con l’Ict, sostiene Lucarelli, che da consumato politico non
dimentica di citare positivamente le dichiarazioni di Alemanno, Martino e
Tabacci, uomini dell’opposizione, che non hanno mancato di notare gli elementi
positivi dei provvedimenti del governo Prodi. Anche perché, conclude Lucarelli,
molte cose le avrebbe dovute fare un governo di destra.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome