L’ottimismo del mercato dei database

Nel 2003 i database sono cresciuti di oltre il 5%, invertendo la rotta rispetto all’anno precedente. Secondo Gartner, prima è Ibm, poi Oracle e Microsoft.

28 maggio 2004

Gartner ha fatto il punto sul bell’andamento che hanno avuto i database nel 2003.


Il mercato mondiale degli Rdbms è cresciuto di oltre il 5%, passando dai 6,7 miliardi di dollari del 2002 a 7,1 miliardi di fatturato da licenze.


Crescita a una cifra, d’accordo, ma crescita. L’anno precedente, invece, il mercato fece registrare un calo.


Anche questo dato, quindi, va ascritto al capitolo “segnali positivi” riguardanti l’ It.


Anche perché, come osservato da Gartner, si tratta di un mercato fondamentalmente infrastrutturale, e quindi propedeutico a ulteriori investimenti.


Il miglioramento globale della performance va ascritto all’implementazione da parte degli utenti di data warehouse, per l’utilizzo di applicazioni analitiche, scopo migliorare il Tco delle operazioni di business. Un fenomeno, quindi, di tecnologia applicata alla gestione, che produce un circolo virtuoso.


Su un piano di osservazione più prosaico, poi, viene fatto notare che il dollaro debole ha aiutato i grandi vendor, tutti americani, a vendere oltreoceano, e, quindi, ad aumentare il fatturato.


Quanto alla classifica dei fornitori, Gartner mette al primo posto Ibm. 2,5 miliardi di dollari il fatturato aggregato prodotto dai database Db2 e Informix, per una quota di mercato del 35,7% (è del 33,8% solo quella di Db2).


Oracle è seconda, a un’incollatura: il 32,6% del mercato, frutto di 2,3 miliardi di fatturato da licenze.


Al terzo posto, Microsoft, che nel 2003 ha venduto 1,3 miliardi di dollari di licenze di Sql Server, per ottenere il 18,7% del mercato.


Il podio dei tre grandi crea un grande vuoto dietro di se. Per trovare il quarto vendor in classifica, infatti, bisogna scendere al livello dei 195 milioni di dollari in licenze, fatti da Ncr con Teradata, pari al 2,8% del mercato.


La crescita di Ibm pare sia ascrivibile maggiormente alle vendite di Db2 su sistemi iSeries e zSeries, ovvero gli ex-As/400 e i nuovi mainframe.


Riguardo le piattaforme di accoglienza dei database, è cresciuto molto bene Windows, che ha una fetta di mercato quasi maggioritaria (il 47,3%), pari a 2,8 miliardi di dollari di database venduti. Il mercato dei Db per l’Os di Microsoft è cresciuto del 3,8% rispetto all’anno precedente.


In calo, invece (meno 5,9%) il mercato dei Db per Unix, dove Oracle guida le vendite di licenze con una quota del 57,4%.


In crescita, ovviamente, i database per Linux. E pure vertiginosa: più 158%. Nel 2003 i Db per l’Os libero hanno venduto licenze per 299,3 milioni di dollari. A guidare la particolare classifica è Oracle, con il 69,1% del mercato, letteralmente esplosiva nel 2003 con una crescita del 360%.


Calano, invece, le nuove licenze di Ibm, che passa dal 57,6% del segmento particolare che aveva nel 2002, al 28,5%.

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