La Commissione europea ha presentato le proprie misure concrete: sanzioni minime, numero di identificazione fiscale e carta del contribuente Ue.
Sanzioni minime per i reati fiscali, numero di identificazione fiscale transfrontaliera,
carta del contribuente Ue, misure più radicali contro i paradisi
fiscali, sportello unico e portale Web: sono alcune delle proposte
concrete avanzate dalla Commissione europea per migliorare la lotta contro la frode e l’evasione fiscali nell’Ue.
La comunicazione è disponibile QUI.
Per il Commissario per la Fiscalità e l’unione doganale, l’audit interno e la lotta antifrode, Algirdas Šemeta, «occorre
essere chiari: gli evasori fiscali depredano i comuni cittadini e
privano gli Stati membri di risorse preziose. Questa pratica deve essere
eliminata, è giunta l’ora di passare all’azione. Come Unione di 27
Stati abbiamo un notevole vantaggio: la forza del numero».
Parallelamente gli Stati membri devono cercare di migliorare le loro capacità amministrative a livello di riscossione delle imposte.
La Commissione intende seguire i progressi oltre a fornire l’assistenza tecnica necessaria.
Le
autorità nazionali devono facilitare la possibilità di mettersi in
regola per chi voglia farlo, ad esempio prevedendo programmi di denuncia
volontaria.
Un contributo per migliorare il rispetto delle norme in materia può venire anche da strumenti Ue, come lo sportello unico e un eventuale portale Internet in materia fiscale.
Ora la sfida consiste nell’approfondire la cooperazione e nel rafforzare gli strumenti comuni.
La Commissione inizierà a sviluppare le idee esposte nella comunicazione adottata.
Entro
la fine dell’anno presenterà un Piano d’azione per la lotta contro la
frode e l’evasione fiscali, contenente misure specifiche che è possibile
sviluppare rapidamente.





