L’online stenta nelle piccole imprese

Due milioni di aziende senza banda larga. E sopra i dieci addetti siamo i peggiori in Europa per gli ordini online

Sopra i cinquanta dipendenti siamo in linea con la Ue. Sotto, la media contribuiamo ad abbassarla. L’Osservatorio Italia Digitale 2.0 di Confindustria Servizi Innovativi conferma il ritardo delle piccole imprese per quanto riguarda l’utilizzo dell’Ict.


Se poi si arriva fino alle imprese con meno addetti si scopre che almeno due milioni di imprese sono ancora prive di banda larga.


Oltre che nella dimensione, il ritardo delle imprese italiane si coglie anche nella componente manageriale.


Il dato sugli ordinativi ricevuti online dal totale delle imprese italiane sopra i dieci addetti è il peggiore tra i paesi europei e largamente inferiore alla media Ue 15. E negli anni non c’è traccia di crescita. Sintomo evidente della mancata diffusione nelle imprese di una cultura manageriale legata all’utilizzo della Rete. La situazione però è differente a seconda delle dimensioni dell’impresa.



Considerando anche le microimprese l’accesso a Internet riguarda il 66% del totale a causa di tassi ancora limitati nella categoria 1-2 addetti che rappresenta il 75% dell’universo di riferimento. In questo senso, osserva il rapporto, si può parlare di divario digitale manageriale più che territoriale. Non è infatti la localizzazione geografica a spiegare il mancato accesso alla Rete, bensì la scarsa o inesistente informatizzazione delle imprese più piccole “a sua volta frutto di una pericolosa sottovalutazione del ruolo dell’Ict come strumento a supporto della gestione del business”.


Sono soprattutto i servizi, incluso il commercio all’ingrosso ma non quello al dettaglio, a presentare i valori più elevati nell’adozione dell’Ict, così come sono fortemente informatizzate le aziende che appartengono a gruppi multinazionali o a settori It intensive come la finanza.



In posizione intermedia si trova il settore industriale dove vi sono numerosi casi di eccellenza, ma anche aree meno sviluppate. Considerando solo le aziende con più di tre dipendenti sono le chimiche e le meccaniche ad avere la maggiore dotazione di banda larga, mentre per quanto riguarda la velocità a Nord Ovest e Nord Este più della metà delle aziende più della metà delle aziende dichiara di utilizzare velocità superiori ai 7 Mbit/s. Per Sud e Isole la velocità più frequente va da 2 a 7 Mbit/s e solo il 30% delle aziende a banda larga hanno collegamenti superiori a 7 Mbit/s.



La presenza della banda larga si riflette anche sulle performance delle aziende. Secondo varie indagini l’adozione di processi basati sull’Internet veloce determinano un aumento della produttività del lavoro del 5% nell’industria e del 10% nei servizi.



Comunicazione, navigazione su Internet, l’uso delle applicazioni in rete e l’integrazione con altri soggetti sno le motivazioni principali che spingono le aziende a utilizzare la banda larga, mentre chi non la utilizza non lo fa perché la zona non è coperta (20%), il collegamento non serve (61%, nella quasi totalità sono piccole imprese) oppure ritiene la procedura troppo complicata (3%, si tratta di imprese da 1 a 50 addetti).



Fra chi non utilizza affatto Internet il 75% (imprese fino a 50 addetti) ritiene che non serva, il 2% non si fida della sicurezza e il 18% si lamenta dei costi troppo alti per pc e abbonamento.

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