Il mercato delle telecomunicazioni si allarga, cresce lo spazio per nuovi attori. Ne sono convinti soprattutto in Lombardiacom, neo operatore che, come spiega anche il nome, si concentra in Lombardia. L’idea di fondo, sintetizzando quanto spiegato da R …
Il mercato delle telecomunicazioni si allarga, cresce lo spazio per nuovi
attori. Ne sono convinti soprattutto in Lombardiacom, neo operatore che,
come spiega anche il nome, si concentra in Lombardia.
L’idea di fondo, sintetizzando quanto spiegato da Riccardo Negro,
amministratore delegato della nuova realtà, consiste nell’offrire servizi
(voce e Internet) ritagliati sulle esigenze del cliente locale, come solo
un fornitore legato al territorio è in grado di fare.
Gli obiettivi sono ambiziosi e si può anche discutere sulle possibilità
che
Lombardiacom ha, nella regione più affollata in termini di operatori
telefonici. La concorrenza, però, è fortissima su Milano e provincia,
mentre il resto della regione sarebbe trascurata. Comunque, a prescindere
da ciò, impressiona la strategia aggressiva di una società nata da pochi
mesi e subito sul mercato, anche grazie ai capitali e alla consulenza di
Pino Venture.
L’obiettivo della società è quello di diventare l’operatore di eccellenz
a
dei servizi di telecomunicazione della Lombardia, dove viene stimato un
mercato di 4200 miliardi di lire all’anno in spesa di Tlc. Questi sono cos
ì
ripartiti: 2.000 miliardi nel settore consumer, 800 miliardi nel Soho e
1.400 miliardi nell’area business. Concentrandosi soprattutto nei primi due
segmenti e sulle piccole e medie imprese, Lombardiacom prevede di
raggiungere il break even già entro il 2000 e il pareggio finanziario nel
2001. Per farlo la società intende raggiungere un fatturato annuo di 247
miliardi di lire entro 2003, quotando il 15% del mercato consumer,
altrettanto di quello business e l’8% del mondo Soho. Tali risultati
sarebbero possibili grazie alla struttura snella, all’ampio ricorso
all’outsourcing (per esempio, per il call center) e allo sviluppo di una
rete propria. Attualmente, questa è basata su linee affittate da Telecom
Italia, con un Pop a Milano e un altro a Bergamo, ma in futuro sarà espans
a
in tutte e undici le provincie. L’intenzione sembrerebbe quella di
realizzare accordi con le utility municipali (società dell’acqua e
dell’energia) sparse sul territorio lombardo. Negro ha affermato:
"Potremo annunciare a breve accordi di co-branding con aziende di
servizi con la "S" maiuscola".
Lo sviluppo dell’offerta sarà graduale e parte già da oggi con Top 10066
,
un servizio di telefonia base rivolto alle aziende, posizionato
aggressivamente sul mercato. Rimandando al sito dell’operatore
(www.lombardiacom.it) per tutti i dettagli, osserviamo brevemente le
tariffe previste nella fascia di picco: 150 lire/minuto per le chiamate
regionali; 200 lire/minuto per quelle nazionali; 500 lire/minuto verso i
cellulari business; 900 lire/minuto per telefonare ai cellulari consumer;
350 lire/minuto per le chiamate internazionali verso Usa ed Europa. I
prezzi sono da intendersi netti, cioè non c’è lo scatto alla risposta, m
a
non comprendono l’Iva. Non è previsto canone.
Se oggi, però, la focalizzazione è sulle tariffe, domani si prevede che
la
competizione si sposterà sulla qualità dei servizi. Di questo sono
assolutamente convinti in Lombardiacom, tanto che intendono puntare su
questo elemento, contando sulla possibilità di stringere alleanze per
offrire pacchetti di servizi sul territorio. La vicinanza al cliente è,
quindi, il vantaggio competitivo che l’azienda lombarda intende
valorizzare. Come pure verranno attivati dei programmi di fidelizzazione
del cliente. Uno degli elementi su cui punta la società è il bundling
dell’offerta voce con quella Internet.