Secondo il vendor, l’information lifecycle management offre benefici a tutti i settori d’industria
Dicembre 2008
Emc è la società che fin dal 2005 ha contribuito a definire l’Information lifecycle management in termini di obiettivi e di strumenti necessari per realizzarla.
«L’Ilm esiste da tempo e ha sicuramente raggiunto un buon livello di maturità – risponde Renato Simone, regional marketing manager Emc Italia -. Se dovessimo posizionare il suo grado di evoluzione sul noto ciclo di vita dei prodotti di Gartner, potremmo dire che ha superato il pozzo della disillusione e si è assestata sul plateau della produttività. Oggi, infatti, abbiamo la capacità di consolidare le informazioni su sistemi unificati con diversi livelli di servizio al loro interno. Possiamo, poi, classificarle e fare sì che si muovano all’interno dell’infrastruttura, mediando tra il loro costo di gestione e le prestazioni richieste in funzione del loro valore nel tempo. Abbiamo, infine, la possibilità di consolidare logicamente le informazioni e le loro politiche di gestione attraverso i software di resource e Content management».
Ci sono settori d’industria privilegiati che hanno visto una maggior diffusione dell’Ilm? No, risponde Simone, perché l’Ilm è la classica applicazione orizzontale, e anche dal punto di vista delle dimensioni dell’impresa ci sono esempi di attuazione in una grande varietà di casi. Ci sono, perciò, tutti i presupposti per la diffusione di questa tecnologia presso una platea molto vasta di utenti, incluse le medie aziende, visto che i costi sono accessibili e che la disponibilità di wizzard specializzati risolve il problema della complessità della implementazione e della gestione: al cliente non resta che identificare l’applicazione a cui applicare l’Ilm per ottenerne i benefici senza particolari difficoltà.
Ma nel caso di una media impresa, quali sono questi benefici che ci si possono aspettare dalla adozione dell’Ilm?
«Un immediato migliore utilizzo delle risorse, meno spazio pregiato sprecato per informazioni non importanti, salvataggi e ripristini più veloci, livelli di servizio finalmente costanti e adeguati ai costi – elenca Simone -. Se, poi, mettiamo all’opera tutte le fasi dell’Ilm, ossia consolidamento, classificazione ed estensione a tutte le informazioni, possiamo anche cominciare a misurare i benefici verso il business, a partire da quelli operativi e finanziari».





