L’italia è un passo avanti nell’automazione dei processi

Calando nella realtà nostrana i dati dell’Executive High Performance It 2008 di Accenture, si nota come il nostro paese sia piuttosto “avanti” nell’automazione dei processi, che rappresentano il 40% del totale delle attività It delle aziende del campione, ovvero una quota decisamente superiore al 30% della media europea. Tuttavia, in Italia, come anche nel resto del mondo, le applicazioni di front end con il cliente (in particolare i servizi) risultano le peggiori del portafoglio applicativo in uso. Nonostante questo, i Cio italiani dichiarano di impiegare il 27% dei propri investimenti in applicazioni focalizzate sul cliente, però a dispetto della reperibilità delle nuove tecnologie, le aziende nazionali sono lente nella loro adozione. La ricerca evidenza una scarsa fiducia, da parte dei vertici, in merito ai vantaggi derivanti da un investimento che implichi cambiamenti di processi e persone. Un esempio eclatante è l’adozione delle applicazioni mobile/wireless, ammessa solo dal 28% dei Cio italiani, contro una media europea del 33% e una media nordamericana del 38%. Per non parlare, poi, dei nuovi strumenti di collaborazione, come i wiki, utilizzati solo dal 3% dei Cio italiani, contro il 7% di quelli tedeschi e il 25% di quelli di realtà high performer. A sorpresa, le aziende nostrane sono più attive di quelle europee nelle strategie di sviluppo e supporto delle Soa, con il 23% dei Cio italiani che dichiara di avere già implementato le architetture di servizio, contro l’8% dei Cio inglesi. Anche sul fronte del Crm, i Cio di casa nostra sembrano camminare “un passo avanti” rispetto ai loro colleghi del resto del mondo, con un 39% del campione che dichiara di avere informazioni dettagliate sui propri clienti, contro una media mondiale del 20%.