Scende di due posizioni la competitività It del nostro paese. Il dato emerge da un nuovo studio condotto dall’Economist Intelligence Unit per conto di Bsa (Business Software Alliance). La survey analizza il settore It in 66 paesi, valutando il livello …
Scende di due posizioni la competitività It del nostro paese. Il dato emerge da un nuovo studio condotto dall’Economist Intelligence Unit per conto di Bsa (Business Software Alliance). La survey analizza il settore It in 66 paesi, valutando il livello di competitività su sei indicatori chiave: l’ampia disponibilità di personale qualificato; l’ambiente culturale votato all’innovazione; l’infrastruttura tecnologica; il quadro normativo relativo ai diritti sulla proprietà intellettuale; la competitività economica; la leadership governativa. Le migliori performance in questi sei indicatori corrispondono in genere a una particolare rilevanza dell’It nel paese.
Secondo lo studio, la buona salute dell’It contribuisce direttamente per oltre il 5% al Pil dei paesi più sviluppati, e influenza positivamente tutta l’economia, aiutando aziende e lavoratori a essere più efficienti e produttivi.
In questo contesto, l’Italia occupa la venticinquesima posizione e peggiora la propria performance complessiva rispetto allo scorso anno, quando si classificò al ventitreesimo posto. Preoccupante non è solo il fatto che tutte le economie di riferimento per il nostro Sistema Paese precedono l’Italia, ma il dato che ci colloca addirittura in trentaseiesima posizione per quanto attiene la competitività economica. Un dato che, evidentemente, finisce per vanificare quella diciassettesima posizione che riusciamo a guadagnare quando si parla di capitale umano. Le prime cinque posizioni sono occupate da Stati Uniti, Taiwan, Regno Unito, Svezia e Danimarca. Scendono anche Germania e Francia, che riescono tuttavia a mantenersi nelle prime venti posizioni, occupando rispettivamente il diciannovesimo e il ventesimo posto. Nel blocco dei paesi dell’Europa occidentale, seguono l’Italia solo il Portogallo (27) e la Grecia (33).
La classifica non vuol essere fine a se stessa, ma si pone l’obiettivo di tracciare linee guida che i singoli paesi potrebbero seguire per migliorare le proprie performance in futuro. Si parla di capacità di investimento nelle risorse umane e si sottolinea come l’approvvigionamento di talenti sarà una delle maggiori sfide che le aziende It incontreranno nei prossimi anni.
Fondamentale è poi l’aspetto infrastrutturale: la disponibilità di comunicazioni a banda larga è strategica per il settore It. Importante è anche lavorare sui quadri normativi che tutelino i diritti sulla proprietà intellettuale e combattano la criminalità informatica.





