4 Pacchetti software, ambiente grafico e utenti In questa fase avviene la scelta dettagliata dei pacchetti software da installare. La scelta vale solo per chi abbia la versione Gold, ossia tutti e tre i CD. Chi dispone solo del CD 1 fornito nella versi …
4 Pacchetti software, ambiente grafico e utenti
In questa fase avviene la scelta dettagliata dei pacchetti software da installare.
La scelta vale solo per chi abbia la versione Gold, ossia tutti e tre i CD.
Chi dispone solo del CD 1 fornito nella versione base, può annullare
l’installazione delle componenti che risiedono sul secondo e sul terzo
CD nel corso della procedura d’installazione.
Saranno omessi alcuni componenti, ma il sistema sarà comunque operativo.
I meno esperti possono fare riferimento a gruppi di programmi raggruppati per
classi generiche di utilizzo: per esempio workstation di rete, applicazioni
da ufficio, computer multimediale, server web e così via.
Per il normale utilizzo in configurazione desktop solitamente basta selezionare
le voci che interessano sotto il gruppo Workstation, mentre
solo chi utilizza il computer per applicazioni professionali in rete dovrà
selezionare altri componenti della classe Server.
Dalla stessa finestra è possibile indicare al programma se dovrà
essere installato solo uno degli ambienti grafici disponibili oppure specificare
tutti quelli desiderati: se lo spazio non è un problema possono essere
selezionati tutti, così sarà possibile conoscerli uno per uno
e successivamente scegliere quello preferito; altrimenti conviene sceglierne
soltanto uno tra KDE e GNOME, che sono i due più completi e utilizzati.
Poco dopo viene chiesto di inserire il secondo disco di installazione per completare
la copia dei file dei pacchetti definiti in precedenza.
Ciò fatto si passa alla configurazione finale specificando la password
dell’utente root, da utilizzare tutte le volte che si dovranno eseguire
operazioni di manutenzione del sistema.
Dato che questo utente ha tutti i privilegi di accesso su file e risorse, è
bene utilizzarlo solo in casi eccezionali per evitare di causare danni accidentali
alla configurazione del computer. Perciò bisogna subito definire almeno
un secondo utente per l’utilizzo quotidiano del sistema con login e password.
5 Sequenza di avvio, aggiornamento e login
Prima di riavviare definitivamente il computer si impostano le opzioni del bootloader,
cioè il programma che prenderà il controllo del sistema al prossimo
avvio per pilotare il caricamento del sistema operativo scelto dall’utente:
Linux in varie modalità (normale, sicura, multiprocessore), Windows o
floppy.
Come bootloader si può scegliere LILO in modalità
grafica o testo oppure GRUB. Al termine viene proposto un riepilogo
generale delle scelte fatte per decidere se modificare alcune delle impostazioni
o se accettarle definitivamente passando alla fase successiva.
Nonostante il programma di setup offra in questo momento l’opportunità
di collegarsi via Internet al sito del produttore per scaricare gli ultimi aggiornamenti
dei pacchetti installati, è consigliabile saltare tale passaggio in questa
fase e completare la prima installazione per poi tornarci eventualmente in un
secondo momento.
Ciò fatto non rimane altro da fare che dare le ultime conferme e terminare
l’installazione, dopodiché il sistema viene riavviato e ci si troverà
direttamente alla fase di login, ovvero al primo accesso al desktop di Linux.
Qui bisogna inserire lo username e la password specificati in precedenza al
momento della definizione degli utenti.
È consigliabile utilizzare l’utente boot solo quando ciò
è veramente indispensabile, per esempio per installare nuovi servizi
di sistema o per effettuare la manutenzione della configurazione. In tutti gli
altri casi e per il normale utilizzo quotidiano è bene utilizzare altri
utenti.





