L’innovazione secondo gli artigiani

Un’indagine del Censis afferma che le nuove idee arrivano soprattutto dalla ricerca interna

L’innovazione è il frutto soprattutto delle attività di sperimentazione e ricerca, nasce per rispondere a un problema specifico, matura guardando cosa ha fatto la concorrenza e in misura minore per i consigli di clienti o fornitori o partecipando alle fiere. Così si muove il mondo degli artigiani secondo un’indagine del Censis realizzata per conto di Confartigianato.


Per il 73,3% innovare ha significato soprattutto utilizzare prodotti e tecniche mai usati prima, realizzare nuovi prodotti (63,5%), o utilizzare materiali che prima non si conoscevano o non erano stati presi in considerazione (61,5%).


Qualunque sia il tipo di novità introdotta in azienda, l’indagine certifica che si tratta di un’attività fondamentale visto che nel 70% dei casi questo ha significato un vantaggio competitivo, mentre per il 30% si è tradotto in un allineamento con quanto realizzato dalle altre imprese.


Il punto debole come sempre è dato dal rapporto con l’esterno.


L’innovazione è passata tramite gli accordi con altre imprese per il 30% delle aziende, mentre ai margini è il rapporto con università o centri di ricerca. Solo il 3% dice che la collaborazione con atenei e centri di ricerca è stata fondamentale ai fini del risultato finale.


Dati che coincidono con quanto affermato da Giuseppe Vivace, vicesegretario della Cna Lombardia che, intervenuto alla presentazione del progetto Vinco ha reso noti i dati di un’indagine dell’Irer (Istituto regionale di ricerca della Lombardia) secondo la quale fra gli artigiani della regione per innovare si utilizzano contatti esterni all’azienda ma in misura ancora poco significativa.


In Lombardia, però, le innovazioni nascono più dal contatto con il mercato e meno dalla partecipazione a incontri o seminari a meno che le novità non riguardino l’aspetto organizzativo.


Le aziende di novità, comunque, ne sfornano visto che solo il 10% del campione non ha realizzato significative innovazioni nell’anno e il 90% di chi lo ha fatto a intrapreso questa strada per aumentare la competitività e solo il 10% per adeguarsi alla normativa.


Chi lo ha fatto è rimasto contento. Il 90% ha trovato confermate le proprie aspettative e il 20% del campione ha aumentato il fatturato del 30%. Gli effetti si sono visti anche sull’occupazione aumentata in una percentuale stimata fra il 5 e il 7%. E i soldi? Da dove arrivano? I finanziamenti esterni sono stati utilizzati dal 60% delle aziende (ma gli artigiani sono più ricettivi verso i bandi), ma in molti sostengono che non sono sufficienti.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome