Esprinet: non solo un caso di successo nella distribuzione.
Cantare oggi le lodi di Esprinet è molto facile.
Crescita
ininterrotta, promesse mantenute, piena soddisfazione degli azionisti.
Ma c’è dell’altro.
Ssi tratta di un aspetto un po’ nascosto, roba da
addetti ai lavori ma che si collega alla discussione sull’innovazione.
Chi da tempo segue la società di Cattani sa già che Esprinet da tempo ha
spostato sul web gran parte delle relazioni con i clienti. Tramite il sito di
e-commerce per i rivenditori passa infatti il 77% del fatturato del
distributore.
Un modello di business, che sommato ad altri fattori, le
permette di avere una redditività vicina al 2% contro una media mondiale
inferiore all’1%.
Il risultato non è passato inosservato tanto che in
dicembre Alessandro Cattani andrà negli Stati Uniti, al summit mondiale della
società di ricerca e investimento RaymondJames, per spiegare il caso di successo
di questa azienda che non produce un bottone, non ha inventato l’iPod ma
rappresenta un esempio di innovazione anche per molte società americane.
Incredibile a dirsi, esiste un made in Italy (o meglio in Nova Milanese)
anche per l’innovazione





