Diffusissimo in tutto il mondo, il WiMax resta in Italia ancora nel limbo delle sperimentazioni, in attesa che venga bandita la gara per le licenze. Fra gli operatori italiani, comunque, ormai prevale un certo scetticismo. In sostanza, questi anni di a …
Diffusissimo in tutto il mondo, il WiMax resta in Italia ancora nel limbo delle sperimentazioni, in attesa che venga bandita la gara per le licenze. Fra gli operatori italiani, comunque, ormai prevale un certo scetticismo. In sostanza, questi anni di attesa hanno lasciato spazio alla nascita di tante iniziative di successo che si basano su tecnologie in banda libera e sono in molti a chiedersi se varrà la pena sostenere i costi delle licenze per utilizzare il WiMax. In pratica, se il gioco varrà la candela.
Spiega Gian Enrico Zamboni, responsabile marketing di Wic (Wireless Internet Connection), una community che opera come Wisp (Wireless Internet service provider) e che fa capo alla società Hal Service: «Wi-Fi e Hiperlan sono tecnologie stabili ed economiche, anche se lavorano su bande non licenziate. Probabilmente WiMax va bene per territori ad alta densità». E mentre da noi si aspetta, WiMax avanza nel mondo, sia nella versione mobile che in quella fissa. «Nel 2012 ci saranno 54 milioni di utenti, con una forte crescita nei paesi emergenti», prevede Monica Paolini, analista di Senza Fili Consulting. Un ruolo importante sarà giocato dalla disponibilità di terminali che integrano questa tecnologia, soprattutto nell’area consumer, come le console di gioco o i lettori musicali. Ma per la diffusione della versione mobile del WiMax, considerato un successore del 3G, ci vorrebbe la spinta degli operatori mobili, che al momento non sembrano intenzionati ad accelerare lo sviluppo.





