L’Etsi allarga lo standard Gsm

L’istituto di standardizzazione europeo, riunito a Milano, approva nuove specifiche. Tra le innovazioni spiccano il miglioramento della quali` della voce, l’aumento della capacit` di trasmissione dati e la portabilit` del numero.

Si chiude, oggi a Milano, il ventottesimo plenary meeting dello Special
Mobile Group (Smg) dello Etsi (l’istituto europeo di standardizzazione
delle telecomunicazioni).
"Il primo obiettivo raggiunto in questa riunione – ha dichiarato
Friedhelm Hillebrand, chairman di Etsi Smg – è stata l’approvazione
finale delle specifiche ’98 per il Gsm"
. In particolare, sono stati
aggiunti diversi elementi tesi a favorire un corretto sviluppo della
concorrenza basata sulla tecnologia e delle norme per migliorare la qualit
à
della voce, in modo da portarla quasi al livello di quella sulla telefonia
fissa. Importanti passi avanti sono stati anche compiuti per aumentare la
velocità di trasmissione dati, superando l’attuale limite di 9,6 Kbps. Con
le nuove specifiche sarà possibile arrivare a 64 Kbps, mentre sono state
poste le basi per superare, al prossimo passo, i 300 Kbps (si
raggiungeranno i 384 Kbps).
Anche la qualità della trasmissione vocale mobile-to-mobile (cioè delle
comunicazioni tra telefonini) risulta migliorata con la definizione di uno
standard di codifica "adattativa" da implementare in una futura generazione
di transcoder.
Dal punto di vista dei servizi, gli oltre duecento partecipanti al meeting
hanno completato anche la norma sulla portabilità del numero. Imposta dall
e
authority dei vari paesi, ma osteggiata dagli operatori, questa è una
regola controversa che permette a un utente di mantenere il proprio numero
di telefono, anche se cambia fornitore del servizio.
Altro punto che è stato discusso è un adeguamento alle specifiche richie
ste
dalla polizia degli Stati Uniti, cui ci si dovrà adeguare in parte anche i
n
Europa. Di fatto, si tratta della possibilità di rintracciare il chiamante
che si rivolge ai numeri della sicurezza (tipo il 113 in Italia), in un
raggio di 120 metri. La legge, oggi, non consente di effettuare
tracciamenti del genere e, comunque, anche in futuro, saranno utilizzabili
solo in situazioni particolari, per rispettare le norme sulla privacy. In
particolare, saranno applicabili agli ambiti della sicurezza o in contesti
di gruppi chiusi "consenzienti" (per esempio, un gruppo di impiegati che
sono consapevoli di poter essere rintracciati dalla propria azienda).
L’incontro è stata anche l’occasione per fare il punto sul progetto 3Gpp
(3rd Generation Partnership Program), che, partito il 7 dicembre scorso,
vede lo Etsi Smg collaborare con altri enti analoghi (tra cui quello
responsabile per lo standard di telefonia mobile giapponese Pdc e quello
Ansi T1P1, responsabile per il Gsm 1900 degli Usa) per promuovere lo
sviluppo della terza generazione di standard Gsm, noto come Umts (Universal
Mobile Telecommunications Standard). L’obiettivo di questo progetto è
piuttosto ambizioso: non si tratta, infatti, di definire "semplicemente" un
sistema di telefonia cellulare unico per tutto il Pianeta (o quasi), ma
anche di definire il sistema per aggiungere alla voce servizi innovativi
(da Internet in avanti), che permettano, di fatto, l’integrazione di veri e
propri computer con il telefonino. Uno sforzo enorme, sia dal punto di
vista tecnico che da quello politico. Si considerino anche le difficoltà
sorte dopo i problemi di diritti e brevetti posti da Qualcomm ed Ericsson
per gli standard di trasmissione via radio. "Questa, però, – ha
affermato Kiritkumar Lathia, membro del consiglio dello Etsi e
rappresentante del progetto 3Gpp – è solo una piccola parte dello
standard (meno del 10%) e può anche essere sostituita da altre tecnologie
analoghe. In particolare, esiste in tal senso una proposta dei cinesi (e il
presidente dell’Itu-T è cinese – ndr)"
.
Hillebrand ha aggiunto: "C’è molto meno nervosismo, rispetto a un ann
o
fa, e non è il caso di porre ultimatum. Anche il processo di
standardizzazione del Gsm fu complicato e controverso. Sono problemi che
non possono essere risolti rapidamente".

Intanto, però, l’Itu preme, in quanto vuole approvare entro il 2000 lo
standard Imts2000 e ha ricordato alle controparti che una vecchia regola
impone di non poter introdurre tecnologie, all’interno dello standard, le
cui licenze non siano libere (o, comunque, concesse a basso costo uguale
per tutti). Analoga (e, aggiungiamo noi, giusta) regola vincola l’Etsi. Di
fatto, per altro verso, lo slittamento del nuovo standard, non farebbe
altro che favorire l’attuale Gsm, ormai consacratosi come tecnologia
dominante. Hillebrand, infatti, ha mostrato dati di Emc World Cellular
Database, secondo i quali il Gsm è utilizzato dal 65% degli utenti mondial
i
di telefonia mobile, essendo diffuso in 111 paesi in tutto il mondo.
Da parte propria, Italtel, che per il suddetto meeting svolgeva il ruolo di
padrone di casa, si è già alleata con i cinesi: infatti, la società
italiana ha siglato un contratto del valore di 60 miliardi di lire con Pta
Hubei, per l’ampliamento della rete di telecomunicazioni mobili Gsm della
provincia di Hubei nella Cina centrale.

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