Lenovo: l’AI premia il Retail (96%) mentre Sanità e BFSI navigano in risultati disomogenei

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Una ricerca di Lenovo rivela che il 96% delle implementazioni AI nel settore Retail soddisfa o supera le aspettative – superando gli altri settori.

Sebbene Finanza e Sanità stiano investendo molto, i risultati sono contrastanti, evidenziando forti differenze nell’applicazione dell’AI tra i vari settori.

Il CIO Playbook 2025, lo studio di Lenovo condotto con IDC tra i leader IT dell’area EMEA, mette in luce atteggiamenti, strategie di investimento e risultati molto diversi nei settori Sanitario, Retail e Bancario/Finanziario/Assicurativo (BFSI).

Lenovo: la cautela premia BFSI e retail in EMEA

Tra tutti i settori analizzati da Lenovo, il BFSI si distingue per la sua prudenza. Probabilmente a causa della forte regolamentazione, solo il 7% delle organizzazioni ha adottato l’AI, e appena il 38% dei budget AI del 2025 è destinato alla Generative AI (GenAI) – la quota più bassa tra tutti i settori. Sebbene l’approccio sia misurato, sembra dare buoni frutti: le aziende BFSI riportano il tasso più alto di progetti AI che superano le aspettative (33%), segno che l’AI viene implementata in modo mirato e allineato alle esigenze specifiche.
Un andamento simile si osserva nel Retail, dove il 61% delle organizzazioni è ancora in fase pilota. Nonostante una crescita della spesa prevista inferiore alla media (97%), il settore ha registrato un notevole 96% di implementazioni AI che soddisfano o superano le aspettative – il punteggio di soddisfazione più alto tra tutti i settori analizzati.

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Sanità: Investimenti in crescita, risultati disomogenei

Al contrario, secondo il report di Lenovo il settore sanitario si sta muovendo rapidamente per recuperare terreno, pianificando un aumento del 169% della spesa per l’AI nel 2025 – il più alto tra tutti i settori. Ma la spesa non si traduce direttamente in successo. La sanità ha attualmente il tasso di adozione dell’AI più basso e la più alta percentuale di organizzazioni che segnalano risultati inferiori alle aspettative. Questo divario tra spesa e risultati è un chiaro segnale: investire capitali non basta. Questo segmento potrebbe non avere ancora al proprio interno le competenze o la visione strategica per implementare l’AI in modo efficace, rendendo cruciale il supporto di partner esterni specializzati per trasformare gli investimenti in risultati concreti.

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Una tecnologia, percorsi diversi

“Questi dati confermano che non esiste un approccio unico per l’AI”, commenta Simone Larsson, Head of Enterprise AI di Lenovo. “Alcune aziende hanno scelto un approccio all’AI che implica un cambiamento radicale, altre un percorso graduale, ogni settore affronta sfide e opportunità uniche. Indipendentemente da questi fattori, l’identificazione delle sfide di business e delle aree di opportunità, seguita dallo sviluppo di un piano ben consolidato, fornisce le basi su cui costruire un’implementazione di successo dell’AI.”
Il CIO Playbook 2025 intende aiutare i leader IT a misurare i propri progressi e a imparare dai colleghi di altri settori e aree geografiche. Il report fornisce approfondimenti pratici su strategia, infrastruttura e priorità nella trasformazione guidata dall’AI per il 2025 e oltre.

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