Le Pmi e il 7° Programma quadro R&S: il primo bando

La Commissione europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte nell’ambito del programma “Capacità” del 7° Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. Un bando aperto alle piccole e medie imprese innovative Il 30 novembre 2007 …


La Commissione europea ha pubblicato l’invito a presentare proposte nell’ambito del programma “Capacità” del 7° Programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico. Un bando aperto alle piccole e medie imprese innovative



Il 30 novembre 2007 è stato pubblicato sulla Guue C288 il primo bando relativo all’anno 2008 per presentare proposte riguardanti la “ricerca a beneficio delle piccole e medie imprese”, nell’ambito del sottoprogramma “Capacità” compreso all’interno del 7° Programma quadro (Pq) di Ricerca e sviluppo tecnologico (Rst) e dimostrazione 2007-2013.


Il 7° Programma quadro (7° Pq) riunisce tutte le iniziative dell’Unione europea collegate alla ricerca che hanno un ruolo fondamentale per raggiungere gli obiettivi di crescita, competitività e occupazione, assieme a un nuovo Programma quadro per la competitività e l’innovazione (Cip), a programmi di istruzione e formazione, ai Fondi strutturali e ai Fondi di coesione per la convergenza regionale e la competitività.



È, inoltre, un pilastro fondamentale per lo Spazio europeo della ricerca (Ser).


I vasti obiettivi del 7° Pq sono stati raggruppati in quattro categorie:


“Cooperazione”, “Idee”, “Persone” e “Capacità”. Per ogni tipo di obiettivo c’è un programma specifico che corrisponde alle aree principali della politica di ricerca dell’Unione europea e tutti i programmi specifici lavorano assieme per promuovere e incoraggiare la creazione di poli europei di eccellenza (scientifica).


Le attività di ricerca non nucleare del Centro comune di ricerca (Ccr) sono raggruppate, infine, in un programma specifico con una dotazione di bilancio separata.



Gli obiettivi
In particolare, le proposte della Commissione per il sottoprogramma “Capacità” del 7° Pq puntano a migliorare le capacità di ricerca e innovazione in Europa e a garantire il loro utilizzo ottimale.


Nello specifico, il sopra citato sottoprogramma “Capacità” dispone di un bilancio, complessivo, per il settennio 2007-2013 di 4.097 milioni di euro per sette vaste aree:
1. infrastrutture di ricerca;
2. ricerca a vantaggio delle Pmi;
3. regioni della conoscenza e appoggio ai distretti regionali basati sulla ricerca;
4. potenziale di ricerca;
5. scienza nella società;
6. sostegno allo sviluppo coerente delle politiche di ricerca;
7. attività specifiche di cooperazione internazionale.



Tale sottoprogramma mira, altresì, a:
– sostenere lo sviluppo coerente di politiche;
– integrare il sottoprogramma “Cooperazione”;
– contribuire alle politiche e alle iniziative dell’Unione europea per migliorare la coerenza e l’impatto delle politiche degli Stati membri;
– trovare sinergie con le politiche regionali e di coesione, con i Fondi strutturali comunitari, con i programmi di istruzione e formazione e con il Programma per la competitività e l’innovazione (Cip).


Il suddetto bando, evidenziato con il codice FP7-SME-2008-1, ri-guarda uno dei due strumenti finanziari previsti in favore delle Pmi, relativo alla ricerca. Obiettivo dell’azione è, pertanto, quello di sostenere i piccoli gruppi di Pmi innovative affinché risolvano i problemi tecnologici comuni o complementari, rafforzando così la capacità di innovazione delle Pmi europee e quindi aumentando il loro contributo allo sviluppo di prodotti e mercati innovativi.


I progetti, relativamente a breve termine, debbono essere imperniati sulle esigenze d’innovazione delle Pmi che affidano l’attività di ricerca ad esecutori di Rst e debbono denotare un chiaro potenziale di valorizzazione da parte delle Pmi interessate.


Il testo completo dell’invito a presentare le proposte, il work program, le linee guida per il proponente ed altre informazioni necessarie per la presentazione delle proposte stesse sono reperibili all’indirizzo: http://cordis.europa.eu/fp7/dc/index.cfm?fuseaction=UserSite.CapacitiesDetailsCallPage&call_id=105.



Beneficiari
I soggetti proponenti possono essere Pmi, università ed enti e organismi di ricerca, nonché Pmi innovative. In particolare, tutte le Pmi devono rientrare nella definizione comunitaria indicata dalla raccomandazione n. 2003/361/Ce.


Le proposte devono essere presentate da partenariati composti da almeno tre Pmi indipendenti stabilite in tre diversi Stati membri o Paesi associati e da almeno due esecutori di ricerca indipendenti dagli altri partecipanti intesi come entità legali in grado di portare avanti attività di ricerca e sviluppo tecnologico a beneficio delle Pmi beneficiarie. Il partenariato prevede tipicamente la partecipazione di 5-10 persone giuridiche.


Sono escluse le Pmi che sono centri di ricerca, istituti di ricerca o enti di consulenza.


Possono, altresì, partecipare altre imprese o utilizzatori finali che contribuiscano al progetto o rispondano a particolari problemi o bisogni delle Pmi purché non abbiano un ruolo dominante.


Quale condizione per la sottoscrizione di un contratto, è necessaria la conclusione di un accordo consorziale tra i soggetti proponenti.


Tra gli altri aspetti, l’accordo consorziale potrà disciplinare la gestione del contributo finanziario comunitario, nonché la gestione dei diritti di proprietà intellettuale.


Il rapporto fra le Pmi o associazioni di Pmi e gli esecutori di ricerca è di cliente-venditore e il modello di finanziamento riflette la natura economica del rapporto.


Le Pmi o associazioni di Pmi devono valutare se l’investimento che l’attività comporta è giustificato. Infatti, anche se il contributo comunitario è considerevole, non copre tutti i costi che devono essere sostenuti.


Ai sensi dell’art. 33 delle regole di partecipazione, il sostegno finanziario coprirà al massimo il 110% del costo stimato che sarà fatturato dagli esecutori di ricerca. Stante questo limite l’effettivo rimborso dei costi eligibili varia in funzione delle attività realizzate.


Il consorzio può definire un accordo sui diritti di proprietà intellettuale.


La regola è che le Pmi o associazioni di Pmi abbiano la proprietà di tutti i risultati generati dal progetto anche se l’accordo può stabilire diversamente.


Gli esecutori di ricerca saranno tutelati nell’eventualità che le Pmi o le associazioni di Pmi non onorino l’impegno finanziario assunto nei loro confronti. In tal caso otterranno il rimborso dei costi sostenuti, sempre in base alla tipologia di attività, direttamente dalla Commissione europea che si rivarrà sugli inadempienti.



Attività agevolabili
L’approccio è bottom-up e i progetti possono essere relativi a tutti gli ambiti di ricerca, ad eccezione della ricerca in campo nucleare.


I progetti devono essere finalizzati a trovare soluzioni a problemi tecnologici comuni o complementari ed essere incentrati sulle esigenze di innovazione delle Pmi. In particolare, le azioni comprenderanno il sostegno alla dimostrazione e ad altre attività volte ad agevolare lo sfruttamento dei risultati della ricerca, assicurando la complementarità con il Programma quadro “Competitività e innovazione”.


Nel valutare le proposte di progetti la Ce terrà debito conto dell’incidenza economica prevista sulle Pmi.


I progetti possono avere una durata compresa fra 12 e 24 mesi.



Spese ammissibili
Le spese ammissibili riguardano la ricerca e lo sviluppo tecnologico, le attività dimostrative, le altre attività, nonché quelle di gestione.


In particolare:
– la ricerca e lo sviluppo tecnologico devono essere il cuore delle attività del progetto e devono essere svolte dall’esecutore di ricerca. Le Pmi devono concentrarsi sulle specifiche iniziali, sulla prova e sulla validazione dei risultati del progetto e le fasi preparatorie per usi futuri;


– le attività dimostrative sono, invece, volte a provare la fattibilità di nuove tecnologie che offrono potenziali vantaggi economici ma che non possono essere commercializzate direttamente, quali i test di prototipi;


– le altre attività sono, infine, quelle previste al fine di agevolare l’uso dei risultati da parte delle Pmi, in particolare formazione e disseminazione. Queste ultime sono svolte dagli esecutori di ricerca e verso il personale tecnico e manageriale delle Pmi che partecipano al progetto.


La formazione deve essere mirata ai risultati/tecnologie generate dal progetto e le relative attività non devono superare il 10% dei costi totali eligibili del progetto; mentre quelle di disseminazione possono includere conferenze, pubblicazioni, workshop o iniziative on-line.


Per quanto riguarda la gestione, le attività di coordinamento del progetto non possono essere date in sub-contratto e la struttura che ha il ruolo di coordinatore deve avere le capacità e le competenze per garantire l’efficace coordinamento delle attività. Nello specifico, il coordinamento è, generalmente, svolto da una delle Pmi che partecipano al progetto anche se in alcuni casi, debitamente giustificati, il ruolo di coordinatore può essere affidato a un’organizzazione specializzata in gestione di progetti e che partecipa al progetto alla voce “other enterprises and end-users” a sostegno delle Pmi.



Agevolazione
Il bilancio per ogni progetto deve essere compreso fra 500.000 e 1.500.000 euro. Il calcolo del contributo comunitario è basato sul rimborso, totale o parziale, dei costi eligibili e non eccederà il contributo comunitario stabilito dalle regole di partecipazione.


Gli esecutori di ricerca imputeranno i costi eligibili solo alle voci “gestione delle attività” e “altre attività”, incluse formazione e disseminazione.



L’impatto atteso
Dal progetto si attendono prodotti nuovi o migliori, processi o servizi con differenti potenzialità di mercato con un impatto economico chiaro per le Pmi partecipanti, migliorandone la competitività creando nuovi mercati o ampliando quelli esistenti.


L’impatto atteso deve essere descritto sia a livello qualitativo sia quantitativo fornendo, se possibile, indicazioni sull’impatto economico e sul giro di affari, l’occupazione o obiettivi di mercato così come pure sull’applicazioni di brevetti o licenze.


Deve essere, pertanto, predisposta una strategia mirata per l’uso dei risultati della ricerca al fine di garantire un impatto innovativo ottimale e rapido.


Le risorse che impiegheranno per le attività di ricerca e sviluppo e/o attività dimostrative saranno fatturare alle Pmi sulla base di un prezzo precedentemente concordato.


Il sostegno finanziario coprirà al massimo il 110% del costo stimato che sarà fatturato dagli esecutori di ricerca.


Il bando ha una dotazione finanziaria, per l’annualità 2008, di 92.720.000 euro.



Procedura
Presentazione delle domande
Le proposte vanno inviate, anche in lingua italiana, accompagnate da una scheda sintetica in lingua inglese compilata secondo il format richiesto dalla Ce, tramite il sistema elettronico Electronical Proposal Submission Service (Epss), a cui è necessario iscriversi.


Il momento in cui sarà possibile inserire dette candidature sarà indicato sul sito web di Epss.


Per l’invito in esame, la presentazione delle proposte avviene in una fase sola, attraverso l’invio della proposta completa che deve pervenire entro le ore 17,00 (ora di Bruxelles) dell’11 aprile 2008.


Per informazioni e chiarimenti si può chiamare il +32.2.2333760 e mandare un email a suppert@epass-fp7.org


Fasi successive
L’iter procedurale delle domande è il seguente:


– valutazione delle proposte:


dalla 20a settimana (maggio 2008) alla 26a settimana (giugno 2008);


– resoconto delle valutazioni sommarie inviate ai coordinatori delle domande (“lettera con informazioni iniziali”): 30a settimana (luglio 2008), o lettera con comunicazione di successo ai coordinatori per lanciare accordi di negoziazioni con la commissione: 31a settimana (luglio 2008), o lettera di comunicazione di insuccesso: 31a settimana (luglio 2008);


– firma dei primi accordi: novembre 2008.



(per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento media)


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