Le esperienze di un manager

Prima di approdare in Eni, di cui è Cio da circa 3 anni, Gianluigi Castelli ha ricoperto posizioni analoghe in Vodafone, Fiat Auto e Infostrada, dopo aver lavorato 18 anni per un fornitore di servizi. «Ho vissuto situazioni aziendali molto diverse tra …

Prima di approdare in Eni, di cui è Cio da circa 3 anni, Gianluigi Castelli ha ricoperto posizioni analoghe in Vodafone, Fiat Auto e Infostrada, dopo aver lavorato 18 anni per un fornitore di servizi.

«Ho vissuto situazioni aziendali molto diverse tra loro – ricorda -, ma accumunate dall’esigenza di dover organizzare al meglio l’impostazione Ict. In Fiat, ad esempio, la struttura era legata a un’informatica tradizionale e convenzionale e andava rimodernata. Dopo aver ottenuto carta bianca dall’allora management, ho trasferito 350 delle 400 persone che componevano la direzione all’interno delle società di servizio del Gruppo e assunto dal mercato 100 giovani, abbassando così età media e numero di componenti del team. In Vodafone, la situazione era opposta, essendo una realtà nata da pochi anni. L’atmosfera che si respirava era piena di entusiasmo, ma le forze rischiavano di essere disperse perché l’atteggiamento continuava a essere quello di una start-up quando ormai le dimensioni e la complessità dei processi richiedevano una forte disciplina di esecuzione. Anche il turnover era altissimo e si viveva il problema delle competenze. In questa situazione ho preferito valorizzare le risorse interne, puntando al consolidamento e alla qualità del servizio, ragionando in una logica di processi integrati».

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