Lazio, parte la formazione per l’Ict

La Regione ha emanato un avviso pubblico per la presentazione di proposte progettuali finalizzate all’aggiornamento e alla riqualificazione di lavoratori occupati

Il 20 dicembre 2007 è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Lazio n. 35, Parte terza, l’avviso pubblico (approvato con determinazione direttoriale n. D3144 del 25 settembre 2007, della Direzione regionale Formazione professionale, Fse e altri interventi cofinanziati dell’Assessorato all’Istruzione, diritto allo studio e formazione) per la presentazione di proposte progettuali finalizzate all’aggiornamento e alla riqualificazione dei lavoratori del settore dell’information and communication technology (Ict), a valere sul Programma operativo regione (Por) Lazio obiettivo 3, 2000- 2006, Misura D.1, cofinanziato dal Fondo sociale europeo (Fse).


Successivamente, con determinazione direttoriale n. D0143 del 21 gennaio 2008, a cura sempre della già citata Direzione generale, pubblicata sul Bur n. 5 del 7 febbraio 2008, Parte terza, l’avviso pubblico in esame è stato prorogato al 31 marzo 2008 e modificato con l’aggiunta di un articolo relativo al parere delle parti sociali e del modello per il rilascio di detto parere.


L’Ict si riferisce all’insieme delle tecnologie che consentono il trattamento e lo scambio di informazioni, testuali, visive o sonore in formato digitale. Gli ambiti produttivi interessati includono le seguenti aree di attività: telecomunicazioni, informatica, telematica, media, Internet.


Il soggetto gestore dell’iniziativa è la Finanziaria laziale di sviluppo (Filas) Spa con la quale la Regione Lazio ha stipulato una specifica convenzione.


Eventuali informazioni possono essere richieste tramite posta elettronica a:fse.avviso.ict@filas.it, indicando in oggetto “Avviso Ict”. Le relative risposte saranno pubblicate sul sito www.filas.it, nell’area Faq del bando Ict. I quesiti che perverranno oltre il 21 marzo 2008 non saranno presi in considerazione.


Il bando ha una dotazione finanziaria complessiva di 3 milioni di euro, di cui il 60% destinato alle Pmi.



Obiettivi e strategie
La strategia d’intervento si collega direttamente con i più ampi obiettivi del Por che mirano a sviluppare un efficace sistema per la diagnosi dei fabbisogni di professionalità delle imprese e a sostenere la riqualificazione dei lavoratori occupati con priorità per quelli delle piccole e medie imprese.


In particolare, i destinatari delle azioni di cui all’avviso pubblico sono i lavoratori occupati in imprese private con sede nel Lazio, di qualsiasi dimensione.


Nello specifico, sono considerati ammissibili le seguenti categorie di lavoratori occupati:


– lavoratori a tempo indeterminato, inclusi i quadri e i dirigenti;


– lavoratori a tempo determinato, inclusi i quadri e i dirigenti;


– lavoratori con contratto di lavoro a progetto;


– imprenditori delle Pmi e i lavoratori autonomi.


I partecipanti devono essere individuati già nella fase di presentazione del formulario e, in corso d’opera, qualsiasi variazione dovrà essere motivata e, comunque, preventivamente autorizzata dal soggetto gestore.



Beneficiari
Le proposte possono essere presentate:


– direttamente dalle imprese interessate, sia singolarmente che in associazione/raggruppamento temporaneo, nel qual caso non è richiesto l’accreditamento come ente di formazione. Le proposte presentate direttamente dalle imprese devono riguardare, esclusivamente, i lavoratori occupati nell’impresa medesima;


– da organismi di formazione accreditati presso la Regione Lazio, ai sensi della delibera della Giunta regionale 1510/02 e successive modificazioni.


Gli organismi di formazione possono proporre interventi di formazione a favore di lavoratori occupati in una o più imprese ammissibili a finanziamento. In tal caso deve essere allegata al formulario di candidatura il mandato conferito da ciascuna delle imprese interessate, mentre non sono ammissibili le proposte presentate da raggruppamenti di organismi di formazione, già costituiti o in via di costituzione. Detti organismi di formazione devono risultare, alla data di presentazione della richiesta di finanziamento, accreditati presso la Regione Lazio nella macrotipologia “Formazione continua”, nel settore Isfol-Orfeo coerente con il percorso o i percorsi formativi proposti.


Le attività formative possono essere realizzate anche presso le imprese interessate, ove ciò risulti necessario per facilitare l’organizzazione e l’attuazione del progetto.


Ogni soggetto può presentare una sola proposta progettuale nell’ambito dell’avviso in esame e, nel caso dovessero risultare più proposte presentate dal medesimo soggetto, singolarmente o in associazione/ raggruppamento con altre imprese, tali proposte saranno escluse dalla procedura di selezione.


Il vincolo si applica anche alle imprese che non presentano le proposte direttamente, per cui potranno dare mandato ad un solo organismo di formazione.


Non sono ammissibili, invece, le richieste di finanziamento presentate da imprese, singolarmente o in associazione/raggruppamento temporaneo, o organismi di formazione, che si trovino in stato di liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o procedura fallimentare, nonché da organismi di formazione, ma riguardanti imprese che si trovino in stato di liquidazione, amministrazione controllata, concordato preventivo o procedura fallimentare.



Attività agevolabili
Una proposta progettuale può fare riferimento a più percorsi formativi, a condizione che risultino esplicitati nel formulario di candidatura gli obiettivi e le caratteristiche di ciascun percorso


In particolare, i percorsi formativi finalizzati all’aggiornamento dei partecipanti devono prevedere una durata minima di 200 ore, mentre per i percorsi di specializzazione e riqualificazione, la durata minima è fissata in 100 ore.


Il dimensionamento delle attività formative resta, in ogni caso, oggetto di esame da parte del comitato di valutazione, al fine di verificarne la congruenza rispetto agli obiettivi formativi.


I percorsi di specializzazione e riqualificazione includono l’eventuale stage, la cui durata non può essere inferiore al 20%, né superiore al 40%, della durata complessiva del percorso.


In generale, i percorsi formativi proposti devono contenere elementi di innovazione rispetto al contesto aziendale di attuazione o al settore economico di riferimento.


L’attivazione di forme di cooperazione attiva tra imprese, centri di ricerca e università darà luogo ad apposito punteggio, a condizione che sia documentata in maniera inequivocabile l’ipotesi di collaborazione (lettere d’intenti, protocolli d’intesa o documenti analoghi), allegati al formulario di candidatura.


Ogni intervento formativo rivolto a dipendenti deve prevedere un modulo obbligatorio di 12 ore relativo all’applicazione del Dlgs 626/94, di informazione/formazione sulla prevenzione e sicurezza nei luoghi di lavoro, secondo lo standard definito nell’allegato 1


dell’avviso in esame. I dipendenti che abbiano già realizzato questa attività formativa sono esentati, a condizione che pervenga al soggetto gestore, prima dell’avvio del progetto, idonea documentazione in tal senso.


I progetti hanno una durata massima complessiva di 6 mesi, a partire dalla data di sottoscrizione dell’atto di convenzione. Tale durata massima complessiva deve riferirsi all’intero ciclo di vita del progetto e non soltanto alle attività formative.



Spese ammissibili
Le spese devono essere conformi alla normativa europea in materia di Fondi strutturali e alle altre norme comunitarie e nazionali applicabili, alle tipologie di spese ammissibili nell’ambito del Fse, alle misure e alle indicazioni del Por Obiettivo 3, 2000-2006, nonché strettamente connesse all’azione approvata e realizzata.


Devono, peraltro, essere sostenute entro il termine iniziale e finale di ammissibilità, documentate con giustificativi originali, conformi alle leggi contabili e fiscali nazionali, registrate nella contabilità generale e specifica dei soggetti attuatori, contenute entro i limiti del preventivo approvato, per natura e per importo, nonché conformi alle prescrizioni impartite dal soggetto gestore in materia.


Per i massimali di costo delle attività progettuali, si rimanda alle disposizioni contenute sia nella circolare del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali del 15 dicembre 2003 n. 41, concernente la tipologia dei soggetti promotori, ammissibilità delle spese e massimali di costo per le attività cofinanziate dal Fse, sia nella deliberazione della Giunta regionale 21 novembre 2002 n. 1509, recante modalità e termini per la gestione e la rendicontazione degli interventi finanziati dalla Regione, con o senza il concorso nazionale e/o comunitario, mentre per le attività non contemplate da normative applicabili i costi debbono essere quelli del libero mercato, suffragati da almeno tre preventivi, a dimostrazione di una scelta economica corretta.


Il costo orario ammissibile è di 15 euro all’ora per allievo per la formazione tradizionale, mentre per le attività svolte a distanza, il costo orario ammissibile è di 30 euro all’ora per allievo.


Conseguentemente, fermo restando il massimale complessivo citato in precedenza, il costo totale del progetto è dato dal numero di ore di formazione erogate complessivamente per il parametro orario.



Agevolazione
Il contributo, erogato in più soluzioni, è concesso nel rispetto del regime comunitario de minimis, in cui l’importo complessivo degli aiuti nell’arco di tre esercizi finanziari non può essere superiore ai 200.000 euro, ridotto a 100.000 per le imprese attive nel settore dei trasporti su strada.


Il costo complessivo del progetto non può quindi superare l’importo di 200.000 euro, inclusi Iva e ogni altro onere, nonché il contributo privato a carico delle imprese beneficiarie.


Le imprese devono contribuire alla realizzazione del progetto con una quota a proprio carico non inferiore al 5% del costo complessivo del progetto stesso. Nel caso in cui è un organismo di formazione a presentare il progetto, la quota a carico di ciascuna impresa coinvolta nell’attività è calcolata in maniera proporzionale rispetto al numero delle ore di formazione svolte dai propri dipendenti.


Le retribuzioni dei lavoratori in formazione, per la quota parte del tempo impegnato nell’attività formativa, possono essere rendicontate a titolo di contributo privato.


A tal fine, si applicano le disposizioni della deliberazione della Giunta regionale del 21 novembre 2002 n. 1509 sia per il personale dipendente, sia per i collaboratori con contratto di lavoro a progetto;


mentre per gli imprenditori e i titolari di ditte individuali si applicano le modalità di calcolo riportate nella citata deliberazione, con riferimento alla retribuzione prevista per il livello dirigenziale dal Ccnl del settore interessato.



Procedura
Presentazione delle domande.


Il dossier di candidatura, composto della domanda di finanziamento redatta secondo il modello allegato all’avviso e comprensivo della dichiarazione de minimis, del parere delle parti sociali, del formulario di candidatura e dell’ulteriore documentazione richiesta dal bando stesso, deve essere inviato a: Filas Spa Via Alessandro Farnese, 3 – 00192 Roma entro il 31 marzo 2008. Per una più agevole compilazione la Filas mette a disposizione un’area di compilazione online e assistita del formulario, che consiglia di utilizzare.


Anche se compilato e inviato online, il formulario andrà, comunque, stampato integralmente e inviato, insieme al resto della modulistica, nei modi e nei tempi sopraindicati.



Valutazione. La procedura di selezione si articola nella verifica della sussistenza dei requisiti formali e nell’esame di merito delle proposte progettuali pervenute.


La prima sarà curata dai funzionari della Filas, mentre la valutazione di merito delle proposte progettuali sarà effettuata da un comitato tecnico appositamente istituito, sulla base di specifici criteri (analisi dei fabbisogni, contenuti dell’intervento, risorse umane e strumentali, coerenza con le politiche di genere, preventivo finanziario) esplicitati nell’avviso, ammontanti a complessivi 100 punti.


In sede di valutazione saranno valorizzate le proposte che prevedono l’acquisizione di:


– qualifiche e competenze nel campo dell’Ict trasferibili anche a contesti aziendali diversi da quello in cui si realizza l’azione formativa;


– qualifiche e competenze comuni a più aree di attività (competenze trasversali/generali).


Le proposte progettuali che totalizzeranno un punteggio complessivo superiore a 49 punti entreranno in graduatoria e i soggetti ammessi a finanziamento stipuleranno, successivamente, una apposita convenzione, che regola le modalità di esecuzione e di erogazione del finanziamento.



La formazione a distanza


Le attività formative sono erogabili a distanza alle seguenti condizioni:
a) l’unica forma di Fad ammessa nel contesto dell’avviso in esame è quella realizzata con tecnologie telematiche;


b) il soggetto proponente deve dimostrare di poter usufruire di idonei mezzi e strumenti tecnici e, pertanto, nell’apposita sezione del formulario devono essere fornite adeguate informazioni rispetto al modello ipotizzato e in particolare:


– l’infrastruttura tecnologica posseduta o utilizzata per l’erogazione di formazione a distanza;


– la disponibilità di materiali didattici idonei per l’erogazione telematica;


– la disponibilità di specifico software per la rilevazione di dati valutativi sui livelli di apprendimento, nonché per la rilevazione automatica della presenza dell’utente, con la registrazione dell’orario di connessione e quello di disconnessione;


c) sono ammissibili altre forme di formazione a distanza quali videocassette, dispense, ecc. Queste ultime potranno essere utilizzate solo come supporto alla via telematica;


d) eventuali attestati di qualifica comportano la predisposizione di test in itinere, oltre ad una prova finale da espletare in un luogo prefissato avente i requisiti richiesti per l’accreditamento delle sedi formative. Per quanto non espressamente previsto nell’avviso oggetto del nostro esame, si rimanda alla circolare 43/99 dell’8 giugno 1999 del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale, pubblicata sulla Gu del 19 luglio 1999, serie generale n. 167, sulle “Attività corsuali effettuate nello svolgimento dei moduli di formazione a distanza (Fad) per il programmi operativi multiregionali e per le iniziative comunitarie confinanziati dal Fse”.



per maggiori approfondimenti vedi Finanziamenti&Credito, Novecento media)


LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome