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Lavagna interattiva: otto modelli per condividere la conoscenza nel post Covid

Guardiamo al futuro e continuiamo a pensare che anche in quello che sarà il post Covid le probabilità di un incontro, o di una riunione, di successo, con tutte le cautele e i distanziamenti del caso, dipenderanno per buona parte dall’abilità dell’oratore. Ma per quanto bravo, se privo del necessario materiale di supporto, anche il più preparato rischia di non esprimersi al meglio, annoiando la platea o peggio ancora senza riuscire a trasmettere strategie e programmi aziendali. Tra gli strumenti migliori c’è la una lavagna interattiva.

Grazie alla maggiore popolarità raggiunta di recente come conseguenza all’adozione nell’ambito delle scuole e della formazione in genere quale elemento delle più articolate LIM, una lavagna interattiva in azienda è un investimento da valutare, i cui risultati non tardano a manifestarsi. Non a caso, l’offerta non manca.

Un punto di partenza

Alle caratteristiche tipiche di un display, una lavagna interattiva deve abbinare altri elementi altrettanto importanti. Prima di tutto, la modalità di utilizzo touch. Quindi, come sfruttare la superficie per disegnare, a mano libera o con pennino dedicato, e la precisione dello scritto. Inoltre, tutto quanto possa servire per condividere il materiale, attraverso l’invio in rete delle schermate e le relative possibilità di condividere modifiche, anche a distanza.

La risposta Ricoh è ben rappresentata dalla D6520 con schermo da 65” e risoluzione 4k come qualità massima. Praticamente, uno standard del settore, almeno a questo livello di diagonale.

Importante valutare anche la luminosità, nel caso specifico di 440 ln, uno dei milgiori in assoluto. Per la connessione, la serie di interfacce comprende tutte le più comuni, dalla classica VGA fino alle più recenti HDMI, DVI-D e DisplayPort.

In questo caso, rispetto ai classici monitor, il tempo di risposta è un’esigenza meno sentita. Raramente infatti, una lavagna interattiva ha come scopo primario la visualizzazione di video. Si può quindi considerare all’altezza della situazione un valore di 8 ms.

Altrettanto importanti, le opzioni d’uso. Si parla in particolare di come poter condividere i contenuti su una Cartella di rete o renderli accessibili via browser da remoto. Durante gli incontri, può tornare utile evidenziare dettagli sempre via touch, come una sorta di evidenziatore digitale, ma anche effettuare zoom in modo simile a uno smartphone.

Inoltre, l’abbinamento con Ricoh Streamline NX, permette anche di inviare i contenuti a una stampante o semplicemente distribuirli via e-mail.

L’audio non è necessariamente un elemento indispensabile, almeno come uscita per l’integrazione con i sistemi dell’ambiente nel quale il dispositivo viene utilizzato. In ogni caso, sono disponibili due speaker integrati dalla buona potenza di 12 W.

La proposta Ricoh si integra in un concetto più esteso di soluzione. Nel caso specifico, completa di telaio, con 7.250 euro il prezzo è di gran lunga il maggiore tra quelli della rassegna.

Il sistema include però un controller con Windoes 10 IOT A 64 bit integrato. Utile per opzioni come riconoscimento OCR, possibilità di collegare altre lavagne per la collaborazione remota o Autenticazione AD/LDAP.

Idee precise e luminose

Per certi versi, la minore propensione di una lavagna interattiva alla riproduzione video, permette di apprezzare maggiormente le potenzialità di uno schermo 4K. Questo infatti, è uno dei punti sui quali si sofferma Philips con 65BDL3552T/00, adatta agli uffici come anche alla didattica.

Diversi sono infatti le caratteristiche interessanti, a partire da una luminosità decisamente elevata tra i modelli esaminati, di 500 ln, mentre il tempo di risposta rimane allineato agli 8 ms.

Anche in tema di lavoro di gruppo l’idea è spingersi oltre, con un massimo di utenti contemporanei, intesi come tocchi sullo schermo e relativa registrazione dei dati, fino a venti. D’altra parte, per distribuire i relativi contenuti e coinvolgere anche a distanza, è possibile visualizzare quattro sorgenti dati in un’unica schermata.

Inoltre, la condivisione wireless dello schermo consente di collegare fino a 32 dispositivi contemporaneamente e passare così più agevolmente le informazioni. Per la massima attenzione alla sicurezza, è possibile evitare di usare una rete Wi-Fi aziendale e sfruttare le apposite chiavette HDMI CastTo per trasmettere direttamente sullo schermo del destinatario.

Tra le connessioni, complete di 4 HDMI, 4 USB, DisplayPort e porta di rete, si può includere anche lo slot OPS, utile per integrare un PC completo o un modulo CRD50 con Android direttamente sul retro del display. I due speaker integrati hanno potenza da 20 W.

I prodotti Philips sono venduti direttamente attraverso distributori. Il prezzo ufficiale trovato online è di poco superiore ai 3.000 euro, ma è facile trovare proposte intorno ai 2.600 euro.

Sicuri di collaborare

Le qualità video sono certamente fondamentali per una lavagna interattiva, anche solo perchè sono le prime ad essere notate. Affinchè si riveli un investimento valido però, altrettanta attenzione deve essere dedicata al software.

È il punto al quale Viewsonic dedica non a caso grande attenzione. Per tutti i propri modelli in catalogo, tra cui la IFP6560 da 65”. Un display da 4K, comunque in linea con i valori medi, a partire dalla luminosità di 350 ln e il tempo di risposta di 8 ms.

Particolarmente ricca invece la serie di connessioni, con addirittura 7 porte USB tra fronte e retro e standard 2.0 e 3.0. In più, tre HDMI e una presa di rete, senza naturalmente dimenticare VGA e DisplayPort. Meno scontata è invece la presenza del lettore di impronte digitali per accendere lo schermo, e di conseguenza accedere ai contenuti.

L’attenzione però è soprattutto per il software e le relative possibilità. Se le venti interazioni simultanee rientrano nella norma, meno scontato in ViewBoard è la tecnologia InGlass, utile a trasformare una scritta imprecisa in un testo nitido ben leggibile. Tra la simulazione dei gesti naturali, interessante anche il riconoscimento della cancellazione.

Articolato il sistema condivisione, dove i partecipanti possono seguire anche dal proprio dispositivo connesso wireless. Ogni modifica apportata singolarmente viene raccolta sullo schermo principale.

Dall’insieme, il prezzo risultante inizia a crescere. Da listino, la proposta ViewSonica costa infatti 3.403 euro.

L’arte di comunicare

Negli ultimi anni, una lavagna interattiva è diventata strumento sempre più diffuso anche all’interno delle scuole. I sistemi si sono infatti rivelati ideali per aumentare il coinvolgimento degli alunni e migliorare l’efficacia di una lezione. Fatto salvo le diverse disponibilità di spesa, nel tempo le differenze tra esigenze di didattica e lavoro, almeno e livello di requisiti,  sono diminuite.

Come insegna BenQ con la RP6502, facile quindi trovare modelli rivolti a entrambi gli ambienti. In effetti, la differenza principale è da circoscrivere sempre più spesso ai contenuti e non alla modalità con cui vengono trattati.

Per questo, una risoluzione 4K, abbinata a una luminosità da 350 ln e tempo di risposta da 8 ms vanno incontro alle esigenze sia di professori sia di dirigenti nell’istruire e confrontarsi con le rispettive platee.

Così, come è condivisa la potenziale esigenza di coinvolgere fino a venti interlocutori in simultanea, oltre alle due penne di serie per scrivere o disegnare i contenuti principali.

Anche accorgimenti all’apparenza orientati alla pura didattica, possono rivelarsi utili in qualsiasi circostanza. Per esempio, EZWrite 5 è una sorta di pennello digitale. Utile durante una lezione di arte, può certamente contribuire a rendere più accattivante anche una presentazione e tenere quindi più alto il livello di attenzione.

In fase di condivisione ci pensa X-Sign Broadcast, sistema di trasmissione wireless per inviare avvisi, messaggi e annunci durante un’esposizione. All’intera platea, oppure a un gruppo selezionato di schermi connessi.

Più un locale è affollato inoltre, più tornerà utile la funzione decisamente insolita offerta da BenQ. Dei sensori di qualità dell’aria integrati, rilevano i parametri ambientali su temperatura, umidità e anche livello di concentrazione di PM 2,5 e CO2. All’occorrenza, sarà quindi facile adottare le relative misure (aprire le finestre, prendere una pausa o regolare meglio la circolazione dell’aria) per mantenere l’ambiente in uno stato ideale.

Con una dotazione completa di connessioni, tra cui tre HDMI e sette USB totali, microfono integrato e due speaker da 16 W, in mancanza di un listino ufficiale il prezzo indicativo è quello dei rivenditori online, di poco inferiore ai 4.000 euro.

Condivisioni senza confini

Nel catalogo Vivitek, la lavagna interattiva da 65” è il taglio inferiore nella serie NovoTouch LK. L’offerta si completa infatti di una serie di misure crescenti, fino al massimo di 98”. In comune però, la maggior parte delle caratteristiche tecniche.

A partire dalla risoluzione 4K, fino alla luminosità da 350 ln, con la sola eccezione della versione più grande, dove il valore sale a 500 ln. In linea con praticamente tutti gli altri modelli l’angolazione visiva di 178°, necessaria per garantire la visuale anche ai lati della stanza.

Tra le priorità di uno strumento di condivisione, la facilità nel connettersi. Oltre all’elevato numero di client collegati, nel caso specifico 64, è anche importante garantire procedure rapide. NovoConnect Solution promette infatti di replicare senza problemi di configurazione i contenuti su smartphone tablet o notebook connessi wireless.

Per ambienti distribuiti inoltre, può entrare in gioco NT LiveScreen. Compatibile tra display Vivitek, permette in pratica di gestire incontri su più sedi distinte, anche remote. Sul singolo schermo invece, sono venti le interazioni simultanee supportate.

La connettività prevede la presenza di tre porte HDMI e addirittura otto porte USB in totale. I due speaker integrati hanno potenza da 12 W.

Il prezzo trovato online è di 3.990 euro.

Arte e creatività

Decisamente particolare è la proposta Samsung. Il display è a tutti gli effetti interattivo e da 65”. Per il FLIP 2 Serie WMR sarebbe però limitativo parlare di lavagna interattiva. Viene infatti presentato come vero e proprio strumento di supporto alla creatività condivisa.

Quindi, con l’ambizione di uscire dalle aule e le sale riunioni per spingersi fino agli studi di progettazione se non addirittura agli atelier.

Risoluzione 4K e luminosità da 350 ln restano allineati alla media. Analogamente il tempo di risposta di 8 ms, valore sul quale il margine di manovra sembra assente.

Dove invece inizia a emergere qualche differenza è sul fronte connessioni. Limitate infatti a due le porte HDMI, mentre la USB è una soltanto. Presente anche la connessione di rete, non ci sono altre uscite video, e neppure speaker integrati. In compenso, sono compresi modulo Wi-Fi e Bluetooth.

Diverso l’approccio anche sul fronte delle interazioni. Garantite la possibilità di sincronizzare i contenuti in remoto, i tocchi simultanei sul display non possono superare i quattro, con un’unica penna. In compenso, la vocazione al design ha indotto a curare una gamma di spessori e altri attributi grafici per riprodurre con maggiore fedeltà la pittura a mano

Sono disponibili anche diversi stili, dalla pittura ad acqua a quella a olio, entrambe con varie grafie e consistenze abbinate a una tavolozza di colori miscelabili a piacere.

La particolarità della lavagna interattiva Samsung incide inevitabilmente anche sul prezzo, nel listino ufficiale a 4.134 euro.

La taglia in meno

La dimensione media tra i modelli di lavagna interattiva più diffusa varia tra i 55” e i 65”. Dell si colloca più nella prima parte, all’occorrenza però, spingendosi anche oltre, con modelli da 75” o addirittura anche da 85”.

C5518QT è la proposta da 55”. Quindi, dimensioni più contenute, fermo restando la risoluzione massima 4K. Ricca anche la dotazione di connessioni, con quattro porte HDMI e altrettante USB, oltre naturalmente alla disponibilità di una presa VGA e una DisplayPort. In linea con la media la luminosità di 350 ln, così come il tempo di risposta di 8 ms.

Il sistema touch si affida alla tecnologia InGlass, con una ventina di aree sensibili. Questo permette l’uso contemporaneo anche di più persone, all’occorrenza sfruttando penne stilo con punta da 2 mm.

In questo modo, come alternativa al tocco diretto con le dita, l’idea è permettere di scrivere o disegnare con una maggiore naturalezza direttamente sullo schermo. Grazie all’hardware sottostante, senza alcun ritardo.

Da dimensioni inferiori sembrerebbe lecito aspettarsi ripercussioni in positivo anche sul prezzo. Aspettative esaudite in parte, dal momento che la proposta Dell, con listino ufficiale di 3.668,77 euro si può trovare, direttamente dalla casa madre, anche a 2.913,36 euro.

 

La taglia in più

All’estremo opposto si colloca infine la strategia LG, il cui unico modello in catalogo, 75TR3BF ha un display con diagonale da 75”. Almeno in Italia, perché a livello internazionale sono disponibili anche modelli da 65” e da 85”.

Al crescere della dimensione rispetto alla media diminuisce però la luminosità massima, a 280 ln. Invariata invece la risoluzione massima 4K.

La scheda tecnica dettagliata non è disponibile. Sono però riportate le altre indicazioni di base, come le quattro connessioni HDMI, le sei USB e la presa di rete.

L’azienda si concentra semmai sulla modalità di interazione, all’insegna dei gesti naturali, ispirandosi a una tradizionale lavagna a gesso o pennarello, è possibile scrivere sfruttando la penna in dotazione, o cancellare con un il palmo della mano.

Nelle fasi di confronto e condivisione è invece possibile un multitouch fino a un massimo di venti utenti, mentre sono trenta i dispositivi connessi in simultanea ai quali è possibile inviare le immagini in tempo reale.

Prevista anche la compatibilità OPS, per montare direttamente nello slot dedicato sul retro un kit per estendere la portata delle funzioni senza dove connettere un PC esterno.

Alto di conseguenza il prezzo, individuato online intorno ai 4.700 euro.

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