Un’indagine del Politecnico su studenti, laureati e mercato del lavoro decreta un successo a metà per il diploma preso al computer.
Il Centro Metid (Metodi e Tecnologie Innovative per la Didattica) del Politecnico di Milano) ha realizzato un’indagine su laureati e studenti in corso a ingegneria informatica online e sui responsabili e direttori del personale di aziende del comparto Ict.
Sui laureati la ricerca si è svolta attraverso lo strumento del focus group online; gli studenti, quasi tutti lavoratori, hanno invece risposto a una serie di domande raccolte in un questionario, così come hanno fatto i direttori e i responsabili delle risorse umane.
Impiegato in un’azienda privata, alla prima esperienza universitaria, nella maggior parte dei casi di sesso maschile, con famiglia, desideroso di fare carriera e di guadagnare di più, soddisfatto di avere conseguito in tre anni la laurea, ambizioso e desideroso di estendere il proprio percorso di studio con una laurea specialistica sempre online: è il profilo che è emerso riguardo di chi si iscrive e si laurea al corso in Ingegneria Informatica OnLine del’ateneo milanese, approvato dal ministero nel 2000.
Dall’indagine sugli iscritti e in corso risulta che sono in larga misura impiegati: il 55%. I liberi professionisti son oil 27%, gli imprenditori il 13% e i dirigenti il 5%.
L’86% proviene da un’azienda privata (il 42% operante nel settore Ict ed un 44% in altri settori), mentre il 14% opera nelle Amministrazioni Pubbliche.
Il 90% sono uomini e l’età media va dai 33 ai 42 anni.
Coloro che sono i primi dottori in ingegneria informatica online d’Italia, cioè chi ha conseguito il titolo nel 2003, riconoscono nella flessibilità di studio una fra le dimensioni maggiormente positive dell’esperienza.
In termini di acquisizione di competenze formalizzate, ossia relative al sapere su cui è esplicitamente costruito il percorso didattico, la positività della valutazione deriva dalla comparazione con i propri compagni e i propri colleghi.
Nel campo delle competenze di tipo informale, la laurea online è descritta come un’esperienza capace di dotare i soggetti di competenze specifiche, non conseguibili per via tradizionale, e capaci di rivelarsi preziose negli ambienti lavorativi.
Ai responsabili e direttori di personale di aziende operanti nel settore Ict sono state rivolte domande con lo scopo di capire l’importanza attribuita al titolo di laurea in generale, e in particolare alla laurea online.
Le circa 200 persone che hanno costituito il campione intervistato con possibilità di risposta multipla, al 56,3% hanno affermato di non aver mai sentito parlare di lauree online. Per il 26,4% le lauree online rappresentano un’ottima opportunità per chi lavora. Il 19% degli intervistati è convinto del fatto che le lauree online non abbiano lo stesso valore di quelle in presenza, mentre per il 16,1% la loro qualità dipende fortemente da chi le eroga.
In generale la laurea serve, quanto meno per fare carriera, anche in un settore, come quello dell’Ict in cui spesso si è portati a pensare che sia più importante la pratica.
La pensano così i responsabili risorse umane delle aziende Ict intervistati: per il 79,2% del campione la laurea certamente è utile per gli avanzamenti di carriera e per ottenere uno stipendio più elevato. Il 20,8% sostiene, invece, che non è necessario essere laureati per guadagnare di più e ricoprire incarichi di un certo livello.
Il 66,1%, poi, afferma che la laurea è in grado di fornire sicuramente un livello culturale complessivo migliore; il 43,1% ritiene invece che il titolo garantisce una preparazione tecnica più completa. Il 13,2% sottolinea che la laurea è per lo più funzionale ad un maggior prestigio.
E se un dipendente decidesse di frequentare un corso di laurea, l’azienda sarebbe disposta ad accollarsi una parte dei costi di iscrizione nel 58,40% dei casi, ma in alcuni di essi ci si riserva la facoltà di scegliere in base al profilo personale del dipendente.





