Lanzillotta: «Mettere fine all’in house. Concorrenza anche per la Pa»

Innovare l’It per innovare il paese, ripensare il ruolo della domanda, usare l’It come infrastruttura strategica al servizio di Industria 2015 (il ddl del ministro Bersani sul sistema produttivo italiano) e riformare le regole anticompetitività. Sono q …

Innovare l’It per innovare il paese, ripensare il ruolo della domanda, usare l’It come infrastruttura strategica al servizio di Industria 2015 (il ddl del ministro Bersani sul sistema produttivo italiano) e riformare le regole anticompetitività. Sono queste le priorità indicate da Ennio Lucarelli, presidente di AiTech-Assinform, che in particolare con l’ultima regola si rivolge alla ministra per gli Affari Regionali e le Autonomie Locali, Linda Lanzillotta che ha partecipato alla presentazione del Rapporto.


Lucarelli faceva riferimento al provvedimento sull’in house rispetto al quale, ha spiegato Lanzillotta, «è stato raggiunto un punto di compromesso».


Dopo il decreto Bersani (con il famoso articolo 13), il disegno di legge sugli enti pubblici locali avvierà un processo positivo per le aziende pubbliche, che servirà soprattutto a dare una maggiore qualità con un minor costo per i cittadini. «Perché se con le liberalizzazioni chiediamo al privato di esporsi alla concorrenza, dobbiamo chiederlo anche alla Pubblica amministrazione» ha sottolineato Lanzillotta.


La ministra, inoltre, ha sostenuto la necessità di un vero federalismo, che non significa frammentazione, ma territori in grado di generare uno sviluppo frutto dell’interazione fra università, imprese e centri di ricerca con l’Ict, che deve essere trasversale ai progetti di Industria 2015, come i primi due che sono stati presentati sulla mobilità sostenibile e l’efficienza energetica.


«I veri sistemi devono parlarsi» sia nel privato sia nel pubblico dove in particolare le best practice devono diventare elemento comune del sistema. In quanto all’e-government, secondo Lanzillotta bisogna andare oltre la logica tradizionale, visto che l’utilizzo delle nuove tecnologie deve diventare il modo di agire normale per la Pa.

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