La nuova generazione di camcorder di Sony e Canon continua nel progetto di rendere sempre più disponibile la ripresa in alta definizione spendendo circa 1.000 euro
Settembre 2007 Dopo aver provato nel mese di aprile le due videocamere di Canon e Sony che rendevano alla portata di molti le riprese in alta definizione, è la volta di parlare di due nuovi prodotti che hanno affiancato, nel caso di Canon, o sostituito, nel caso di Sony, i modelli da noi provati in precedenza.
Entrambe registrano sia in formato standard DV oppure in HDV alta definizione sulle tradizionali cassette miniDV. E questo è un vantaggio rispetto ai formati di registrazione alternativi per chi ha in mente di fare dell’editing video successivamente in quanto il formato DV permette un controllo al fotogramma decisamente superiore rispetto all’MPEG2 utilizzato nel formato HDV o MPEG4 del formato AVCHD.
Il supporto di registrazione
Durante la scelta di una videocamera uno dei parametri fondamentali da considerare è il formato di registrazione e i supporti su cui viene registrato il video. Ci sono tre tipi di supporti che vanno dal diffuso nastro miniDV, al piccolo disco DVD da 8 pollici alla memoria interna che può essere sia flash sia ottica anche nello stesso modello. Ultimamente stanno anche prendendo piede le videocamere che utilizzano le schede di memoria flash.
In generale il nastro abbraccia diverse tipologie di prodotti, da quelli consumer fino ad arrivare a quelli professionali che necessitano un formato versatile soprattutto in fase di editing e postproduzione, mentre il DVD e la memoria interna sono relegati perlopiù ad un pubblico consumer, neofita che non necessita dell’editing fine ma preferisce avere un formato semplice con cui visualizzare immediatamente le scene registrate. Questo si può riscontrare sia nel formato standard che in quello ad alta definizione che sempre di più si sta affermando sul mercato con soluzioni di tipo semiprofessionale che arrivano a costare attorno ai 1.000 euro.
Il formato AVCHD, l’alternativa che avanza
Le videocamere su nastro registrano alta definizione in HDV (MPEG2), AVCHD sta invece per Advanced Video Codec High Definition e identifica il formato che si sta diffondendo nel mondo consumer per chi vuole l’alta definizione su supporti alternativi al nastro, per esempio hard disk o DVD da 8 pollici.
È stato sviluppato congiuntamente da Sony e Panasonic e utilizza il codec MPEG4 (X.264) che permette con una grande compressione risultati qualitativamente comparabili con la compressione MPEG2, ovviamente utilizzando meno spazio. Per esempio su mini DVD è possibile registrare fino a 20 minuti in alta definizione laddove si arrivava a 30 minuti con la definizione standard.





