Non un “solito noto” nella corsa per il WiMax. E forse è proprio questa la garanzia.
Il Wimax che doveva essere monopolizzato da Telecom è andato invece soprattutto nelle mani di Ariadsl, provider umbro che, stando agli articoli raccolti sul suo sito, non si era certo imposto all’attenzione delle cronache.
La storia di Ariadsl è singolare. Dietro il provider umbro c’è David Gilo un imprenditore israeliano che, cedendo la sua azienda a Intel, aveva messo in tasca 1,6 miliardi di dollari.
Gilo ha preso casa a Todi e, avendo bisogno di un collegamento a Internet, si è rivolto ad Ariadsl.
Così invece di acquistare la sola connessione si è comprato il provider che è diventato di proprietà del suo fondo Gilo Ventures.
Una bella storia che si è conclusa con la vittoria nella gara per il Wimax che permette al provider anche di realizzare una rete a copertura nazionale.
Smentito quindi chi pronosticava un futuro per i soliti noti, rimane però il problema di cosa succederà adesso.
La vittoria di un provider come Ariadsl costituisce probabilmente una garanzia che i progetti partiranno si spera anche in fretta, ma rimane tutto da verificare il ritorno economico dell’operazione.
Ultimamente si era diffuso un certo scetticismo riguardo al Wimax e l’importo dell’asta, 135 milioni di euro, contribuisce ad aumentare le perplessità.
Per ora rimane il fatto che finalmente la gara si è chiusa e a giudicare dal forum sulla banda larga ospitato sul sito di Repubblica il “grido di dolore” di quelli senza Adsl è molto forte.
Possibili clienti per il nuovo Wimax.





