La Ue spinge sull’e-learning

Un summit per rendere disponibili piattaforme e soluzioni. Venticinque società It chiamate a dare il loro contributo

L’Unione europea ha deciso di spingere l’acceleratore
sull’e-learning. Il messaggio forte lanciato dai capi di Stato e di Governo al
recente European Council di Stoccolma si concretizza in vero e proprio Summit
Europeo di e-learning che si terrà il 10 e l’11 maggio a Bruxelles presso
l’International Educational Center di Ibm.
La sfida consiste nel supportare
il rilascio di soluzioni di e-learning in tempi relativamente brevi per
rispondere alle richieste sempre più pressanti nella net economy. 
Non
caso, a portare un contributo fattivo in termini di competenze e tecnologie,
sono state chiamate 25 aziende del settore Ict capitanate da Cisco, Ibm, Nokia e
Smartforce. Queste società hanno creato un consorzio (Public Private
Partnership) per rendere disponibile soluzioni e piattaforme di e-learning nella
Comunità Europea.
Il Summit in programma a Bruxelles raccoglierà i
principali esperti e azionisti del settore pubblico e privato con 3 principali
obiettivi: sviluppare un dialogo tra il settore pubblico e privato per
accelerare l’implementazione dell’e-learning; presentare le migliori esperienze
in termini di e-learning identificando quelle che possono essere implementate
attraverso il Public Private Partnership; definire linee guida e proposte
concrete per supportare la realizzazione di soluzioni di e-learning all’interno
della Comunità. Secondo gli analisti, lo skill shortage in ambito e-business ha
generato un mancato mercato It di 4.500 miliardi in Italia.

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