Il vicepresidente della Commissione europea Antonio Tajani ha annunciato un piano d’azione volto a stimolare il potenziale imprenditoriale degli europei attraverso lo sfruttamento degli stanziamenti pubblici.
In occasione del quarto meeting dei rappresentanti europei
delle Pmi tenutasi recentemente a Malta, il vicepresidente della Commissione
europea Antonio Tajani ha reso nota una serie di nuove iniziative e azioni volte
a migliorare l’accesso delle piccole e medie imprese ai finanziamenti e
a stimolare l’imprenditorialità e
l’internazionalizzazione.
Riguardo l’accesso ai finanziamenti, la Commissione europea ha
pubblicato una guida che fornisce informazioni pratiche su come accedere agli oltre
50 miliardi di euro di finanza pubblica disponibil presso i
27 Stati membri. La guida illustra oltre 120 programmi di finanziamento
nazionali o regionali e fornisce informazioni chiave per aiutare le Pmi ad
applicare i diversi programmi in termini di caratteristiche, tempistiche,
condizioni e referenti. La Commissione ha anche avviato una campagna europea per
la formazione a livello di Enterprise Europe Network volta, di nuovo, ad aiutare le imprese nell’accesso ai finanziamenti. Le piccole e medie imprese potranno
contattare su 600 partner Enterprise Europe Network, che saranno in grado di
fornire informazioni sulle fonti comunitarie e nazionali di finanziamento.
La Commissione
europea sta preparando anche un piano d’azione per l’imprenditorialità, che
sarà pubblicato in autunno, con l’obiettivo di incoraggiare la creazione di nuove imprese e
posti di lavoro. Le possibili aree di azione
riguardano:
– La facilitazione del trasferimento di attività. Ogni
anno infatti, vengono perse 150.000 aziende e 600.000 posti di lavoro perché
i proprietari si ritirano o passano ad
altre attività.
– Per creare procedure concorsuali efficienti che offrano
una seconda chance. Siccome secondo la Commissione europea il 96% di tutti i fallimenti avviene in modo “onesto” (per esempio a causa di ritardi nei pagamenti), procedure di fallimento più veloci e più
convenienti potrebbero stimolare la creazione di nuove imprese.
– Gli imprenditori del futuro. Sempre più giovani intraprendono un’attività
aziendale quando sono passati attraverso un programma di “imprenditorialità”
durante le scuole superiori o l’università.
– Le donne, il più grande bacino a potenziale
imprenditoriale ancora poco usato e in Europa, si trovano a dover affrontare
una serie di difficoltà nella gestione di un’impresa e rappresentano solo un
terzo dei lavoratori autonomi nella UE.
– Mantenere attiva la conoscenza del business presso gli anziani:
i cittadini over 50 possono apportare know-how e un bagaglio di
esperienza preziosi per avviare e gestire un’azienda.





