Essere ospedale in una regione a statuto speciale non sempre garantisce migliori opportunità. «Usufruiamo dei finanziamenti regionali che rappresentano un grande aiuto e, inoltre, possiamo avvalerci dei fondi ministeriali per la ricerca scientifica – h …
Essere ospedale in una regione a statuto speciale non sempre garantisce migliori opportunità. «Usufruiamo dei finanziamenti regionali che rappresentano un grande aiuto e, inoltre, possiamo avvalerci dei fondi ministeriali per la ricerca scientifica – ha spiegato Giuseppe Digeronimo, dell’ospedale Cannizzaro di Catania -. Ma pur avendo questa doppia possibilità, siamo sottoposti a costanti verifiche e passaggi burocratici che rallentano il processo di utilizzo degli stessi. In una prima fase, i fondi arrivano al bilancio regionale, in un secondo momento, poi, l’osservatorio epidemiologico della regione, che fa parte dell’assessorato della sanità, procede a effettuare un ulteriore controllo. Si sviluppa così un processo tortuoso che provoca forti ritardi nell’erogazione dei fondi, con ripercussioni sul pagamento dei fornitori».





