La strategia storage di Emc ha preso la strada del software

I recenti annunci delineano una società impegnata a riaffermare la propria offerta di memoria “di ferro” con tool, come AutoIs, per creare framework di gestione informazioni. Grazie anche a middleware come Widesky si arriverà alla compatibilità con altre piattaforme.

Dallo scorso mese di ottobre Emc sta presentando nuovi prodotti hardware e soprattutto software con una cadenza senza precedenti. L’evoluzione dell’offerta della società, infatti, si sviluppa simultaneamente in tre direzioni: centralizzazione della gestione dello storage; automazione delle attività di gestione per ridurre sia i costi sia i rischi di errori umani; crescente ridondanza dell’hardware, favorita da costi in discesa e da velocità di trasferimento dei dati in crescita esponenziale. La novità più importante dell’ultimo periodo, tanto per Emc, quanto per tutto il mondo dello storage di fascia alta, è rappresentata dalla strategia "AutoIs" (Automated Information Storage), che promette un insieme di funzionalità molto più complete di qualunque offerta della concorrenza. Al momento AutoIs comprende quattro soluzioni software per l’automazione della gestione di infrastrutture storage eterogenee. La Open Edition di Emc Control Center, offre una gestione centralizzata di tutte le risorse legate allo storage, compresi i sistemi operativi e i database, di ogni fornitore. Totalmente nuovo, poi, è Widesky, un middleware che estende le applicazioni di gestione dello storage a prodotti hardware non di Emc. Solo per prodotti di marchio Emc, invece, è il nuovo Replication Manager del Control Center, che riesce a semplificare notevolmente le attività di replica dei dati, offrendo quindi notevoli riduzioni dei costi legati al personale.


Lo strumento StorageScope, infine, automatizza le attività di monitoraggio e reporting sulla configurazione e sull’utilizzo di tutte le risorse di storage. Anziché puntare sui prodotti di virtualizzazione dello storage, che consentono di migliorare l’utilizzo delle risorse San gestendo diversi dischi come se fossero uno solo, la strategia di Emc consiste nel fornire una console centrale per una gestione più efficace di tutte le risorse di una San.

L’evoluzione dell’offerta


Nei prossimi mesi sono previsti ulteriori importanti annunci di prodotti software da parte di Emc, tutti il più possibile aperti e basati su Java. AutoIs ha le carte in regola per diventare il futuro standard di fatto nei framework di gestione dello storage. Il suo successo, tuttavia, dipenderà dalla capacità di Emc di integrare con Widesky le interfacce software per un più ampio numero di piattaforme hardware di storage, sia dei suoi alleati sia dei rivali. L’adozione da parte di Emc di standard aperti, per il momento, è più teorica che reale. Uno standard veramente aperto, infatti, dovrebbe essere controllato da un organismo neutro, come la Snia (Storage Networking Industry Association), non dal produttore più forte sul mercato. Emc è disponibile a scambiare le proprie Api con quelle dei concorrenti, limitatamente però alle singole funzionalità. Ciò significa che gran parte delle Api di Emc rimarranno proprietarie. Sembra, inoltre, che Emc sia intenzionata ad aggirare la mancanza di collaborazione da parte di alcuni produttori concorrenti, sviluppando in proprio il codice necessario per accedere con Widesky alle loro tecnologie proprietarie. In questo modo, però, Emc non potrà garantire ai suoi clienti aggiornamenti tempestivi di pari passo con l’evoluzione dei prodotti hardware. James Rothnie, Chief technology officer di Emc, ammette, infatti, che "non sarà facile vendere software Emc ad aziende con prodotti storage dei concorrenti, anche se la nostra tecnologia software non dipende più da alcun componente hardware proprietario di Emc". Rothnie precisa, inoltre, che "non prevediamo lo sviluppo di versioni ottimizzate del software eterogeneo per particolari sistemi operativi o piattaforme hardware".


Nei settori delle applicazioni per la gestione delle risorse di storage, per l’integrazione e per la gestione delle San e degli Array, ora Emc vanta un supporto pressoché totale dei prodotti di ogni marca e invade il mercato di nicchia di Veritas.


I concorrenti sembrano in ritardo, soprattutto quelli che puntavano su una rapida affermazione del nuovo standard iScsi. Quest’ultima tecnologia è ancora immatura e difficilmente potrà competere con le crescenti prestazioni del Fibre Channel.


Ken Steinhardt, responsabile dell’analisi tecnologica di Emc, afferma: "Siamo probabilmente almeno un paio di anni avanti rispetto alla concorrenza". Nel breve termine, comunque, qualche sorpresa potrebbe giungere da Sun Microsystems. Dopo aver commesso diversi errori negli scorsi anni, Sun come Emc sta ora puntando soprattutto sul software, che promette margini migliori e che secondo lo Yankee Group nel 2005 rappresenterà un mercato mondiale da 14 miliardi di dollari, a fronte degli attuali 5,7. A tal proposito, a metà gennaio Sun ha annunciato una vasta gamma di nuovi prodotti storage, tra cui la tecnologia Quick File System, che elimina i colli di bottiglia dei sistemi permettendo letture e scritture simultanee su periferiche multiple. Anche il software di Sun dovrebbe essere in grado di integrare piattaforme hardware eterogenee.

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