Le aziende italiane di stazza più contenuta sono tecnologicamente arretrate. Eppure, lo dicono gli studi in materia, spendere oggi qualcosa fa risparmiare molto domani e migliora le performance.
17 giugno 2004 Una recente indagine dell’I-Lab
(emanazione di Bankitalia) rileva come nelle medie aziende chi ha investito più
del 3% del fatturato in soluzioni informatiche ha oggi performance
aziendali migliori.
Non è una scoperta rivoluzionaria, ma cozza
contro una realtà nella quale i nostri imprenditori del frastagliato universo
Pmi tendono pervicacemente a ignorare le analisi di medio termine, vivono alla
giornata e non si scostano da una gestione artigianale della propria azienda.
Quel che è peggio, a essere più arretrate sono le realtà del tanto declamato
“made in Italy“, con una media di 37,1 desktop e 7,6 laptop
ogni cento addetti e solo l’11,5% che sta almeno sperimentando qualche forma di
e-commerce.
A molte di queste manca la cultura necessaria a capire il
valore di certi investimenti.
Ma tocca anche ai vendor (e
al loro canale) avvicinarle nel modo giusto, anche “regalando” qualcosa pur di
strapparle a una sicura fine, a tutto vantaggio di cinesi, indiani, ma anche gli
europei da poco entrati nell”Unione.





