La ristrutturazione di 3Com vista dall’Italia

Mauro Cipollini, amministratore delegato di 3Com Italia, ha illustrato la ristrutturazione in corso, senza sbilanciarsi su ciò che avverrà nel nos tro Paese. L’ufficio italiano si trova in una situazione differente rispetto al resto del m …

Mauro Cipollini, amministratore delegato di 3Com Italia, ha illustrato la
ristrutturazione in corso, senza sbilanciarsi su ciò che avverrà nel nos
tro
Paese.
L’ufficio italiano si trova in una situazione differente rispetto al resto
del mercato europeo e a quello statunitense. Ricordiamo che sono state
cedute le attività sui modem e sui prodotti di networking di fascia alta,
giudicati poco interessanti in termini di crescita potenziale e di ritorno
degli investimenti di capitale. In Italia, però, mentre nell’ultimo anno s
i
sono venduti molti modem, sono stati fatti interessanti passi avanti nel
secondo mercato. In pratica, la "transizione" (come è stata definita dalla
società staunitense), dovrebbe interessare circa il 30% del fatturato di
3Com Italia, ma non si sa ancora se questo porterà a licenziamenti (anche
se è probabile) e se questi saranno caratterizzati dalla stessa quota
percentuale.
Cipollini ha comunque tranquillizzato i clienti: se i modem verranno ancora
venduti con il marchio Us Robotics (mantenendo la continuità tecnologica),
pur da una nuova società di cui 3Com dovrebbe possedere il 20% mentre il
resto sarà diviso tra Accton e NatSteel Electronics (più una quota
probabilmente di azionariato diffuso), per l’high end networking
l’assistenza è garantita per un minimo di 5 anni. Per il futuro più
lontano, 3Com consiglia il passaggio dai CoreBuilder alle linee di Extreme
Networks, ma, con quest’ultima, l’accordo è solo commerciale, prevedendo
sconti anche fino al 70%.
Meno dettagliato, allo stato attuale, l’accordo con Motorola per i PathBuild
er.
La casa di Santa Clara si concentrerà su quattro nuovi mercati emergenti:
broadband, Lan telephony, accesso wireless e home networking. In Italia, i
risultati più immediati sono attesi nei primi due mercati: in particolare,
con, rispettivamente, nuovi prodotti Adsl e la piattaforma Nbx, che 3Com
sta già provando con alcuni clienti. Nbx 100, tra l’altro, è stato
ufficialmente rilasciato sul nostro mercato proprio oggi.
Più spostate in avanti, necessariamente, le attese sul wireless access, pe
r
il quale la società staunitense presenta oggi una tecnologia Cdma, lanciat
a
in occsaione del Telecom 99 di ottobre, buona solo per gli Usa. Sarà quind
i
necessario attendere il lancio dell’Umts, che supporterà sia tale standard
sia il nostro Gsm.
L’home networking è un mercato più tipicamente americano, che potrà av
ere
un certo impulso nel nostro Paese, a detta di Cipollini, anche in funzione
della diffusione di Adsl.
Sono mercati con elevati tassi di crescita e con grandi prospettive, ma ci
vorrà almeno un anno prima che possano avere dimenzioni significative,
soprattutto in Italia.
3Com, però, non dimenticherà altri segmenti in cui vanta ancora prodotti
all’avanguardia e leadership di mercato, come quello del Lan workgroup e
delle schede di rete.
In entrambi ci saranno nuovi rilasci a breve: in particolare una nuova
serie di SuperStack II, siglata 4000, che andrà a implmentare la tecnologi
a
già adottata nel CoreBuilder. Da notare che i brevetti di quest’ultima
linea rimangono a 3Com.

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