La Regione Puglia incentiva l’adozione dell’Ict nelle PMI

Un bando rivolto alle piccole e medie imprese organizzate in “rete” prevede un contributo in conto impianti pari al 50% dei costi ammissibili fino ad un massimo di 500.000 euro per l’acquisto di hardware, software, servizi, Saas e consulenza specialistica. La scandenza è il 15 novembre.

Fino al 15 novembre 2010 le Pmi pugliesi, raggruppate in reti di almeno 5 imprese con sede operativa nella regione, potranno richiedere un contributo finalizzato a promuovere la
diffusione delle Tecnolgie dell’Informazione e Comunicazione (TLC),  attraverso l’acquisizione di beni e servizi
di consulenza specialistica.

L’iniziativa della Regione Puglia punta a sostenere le PMI che effettueranno
investimenti in aree aziendali strategiche quali produzione,
logistico-distributiva, marketing-commerciale, organizzativo-gestionale e
risorse umane, introducendo servizi digitali avanzati come:
– sviluppo di funzioni avanzate condivise dalla rete (progettazione,
produzione, logistica, servizi connessi, ecc.);
– consolidamento, sviluppo e/o creazione di reti di subfornitura;
– aumento dell’efficienza e della produttività o ampliamento della capacità
produttiva attraverso l’integrazione della rete di imprese;
– miglioramento e qualificazione delle performance ambientali delle imprese con
particolare attenzione all’intero ciclo di vita del prodotto/servizio;
– realizzazione di attività di servizio comuni per l’innovazione delle imprese;

– valorizzazione dei sistemi di gestione della conoscenza a livello di reti di
imprese;
– sviluppo di prodotti/servizi che consentano l’ampliamento del mercato e dei
canali distributivi,;
– promozione della partecipazione delle imprese femminili, giovanili e delle nuove
imprese alla rete
– adozione di soluzioni infotelematiche sperimentali che contribuiscono a
migliorare la condizione di utenti disabili.

Il bando prevede un contributo in conto impianti pari al 50% dei costi amissibili   fino ad un
massimo di 500.000 euro per
singolo progetto.

Sono riconosciuti ammissibili i costi sostenuti per:
– strumentazione e apparecchiature HW nuove fino al 30% del totale delle spese
ammissibili.
– costi d’ammortamento, riconoscibili in funzione della quota di utilizzo nel progetto
e della durata del progetto
– licenze d’uso di Sw per sistemi operativi e piattaforme applicative di nuovo
acquisto e servizi applicativi erogati in modalità Saas (Software as a
Service);
– spese per i servizi erogati in modalità Saas, relative al canone iniziale di
start-up e ai canoni d’uso, per l’intera durata del progetto
– acquisto o sviluppo software i cui diritti di proprietà siano del soggetto
beneficiario;
– consulenza specialistica su specifiche problematiche direttamente afferenti
il progetto di investimento presentato
– addestramento personale fino a un limite massimo del 5% (cinque percento) del
totale delle spese ammissibili

Per maggiori informazioni consultare il
sito Sistema Puglia.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome