Attraverso immagini e animazioni, l’app Fourth Dimension mostra come si possa andare oltre la “classica” terza dimensione senza ricorrere a complesse cognizioni scientifiche.
Il mondo e l’universo non sono fatti di sole tre
dimensioni. “La campagna di disinformazione“, scrive Lisa
Randall sul suo libro “Passaggi curvi“, “inizia fin
dalla culla, che è la prima cosa a presentare tre dimensioni spaziali“.
Oggi un’applicazione sviluppata per gli Apple iPhone ed iPad vuole iniziare a
condurre gli utenti in un viaggio verso la quarta dimensione. Nonostante la
complessità dell’argomento, “The Fourth Dimension“,
prelevabile da iTunes, utilizza un approccio innovativo e molto efficace per
approfondire il tema delle cosiddette “dimensioni extra“.
L’applicazione prende per mano l’utente e lo
conduce in una scoperta del concetto di dimensione, partendo dall’assunto che
la difficoltà più grande consiste proprio nell’incapacità umana di andare oltre
il 3D. Una creatura molto piccola come, ad esempio, una cimice che vivesse
sopra un tubo da giardino considererebbe tale oggetto come il suo universo.
Tale “mondo” apparirebbe bidimensionale agli occhi della cimice e non
riuscirebbe a percepire la terza dimensione. E se la fisica Lisa Randall, nel
suo testo, ha dedicato qualche decina di pagine per presentare il concetto di
“dimensioni extra” e della loro correlazione con la struttura
dell’universo, l’applicazione concepita per i dispositivi Apple ha un pregio
innegabile: quello “semplificare” con l’uso di immagini ed animazioni
un argomento assai avvincente rendendolo più alla portata di tutti.
Chi volesse approfondire, può trovare maggiori informazioni
sull’applicazione “The Fourth Dimension” a questo
indirizzo mentre i più affamati di nozioni fisico-matematiche
presentate con un linguaggio comprensibile ed esempi pratici, possono
consultare il testo della Randall (su Google Books è pubblicata un’ampia anteprima).





