La protezione in outsourcing di Iaaf

Iaaf (International Association of Athletics Federations) è l’organizzazione internazionale che definisce le regole delle competizioni di atletica leggera. È deputata all’organizzazione dei campionati del mondo di specialità, oltre che delle gare di atletica delle olimpiadi. Lo fa, forte di un’ottantina di dipendenti, dalla sede di Monte Carlo, nel Principato di Monaco. Il 100% degli operatori di Iaaf è dotato di laptop. Di fatto, parte del personale dell’organizzazione è costituito dai cosiddetti “road warrior”, ovvero operatori in movimento che si collegano alla rete in autonomia. Nella maggioranza dei casi, però, il dipartimento It di Iaaf crea uno o più uffici istantanei nei luoghi in cui si svolgono le competizioni sportive. «Organizziamo eventi in tutti i paesi del mondo – esordisce Emanuele Perotti Nigra, direttore tecnologie di Iaaf -. Dobbiamo, quindi, essere in grado di creare e predisporre postazioni di lavoro attrezzate e sicure, che rimangono attive per poche settimane, e geograficamente distribuite, collegate alla sede attraverso linee dedicate o Adsl, predisponendo connessioni Ip “al volo”».

Per gestire questi uffici “a tempo”, oltre che l’infrastruttura di sicurezza, l’organizzazione internazionale si affida al fornitore di servizi informatici i.Net. «Gli operatori itineranti – prosegue – devono non solo poter stampare documenti, ma anche accedere in remoto ai dati contenuti presso i server della sede centrale. E tutto questo senza che si rendano necessarie complicate configurazioni, visto che si tratta, in media, di persone poco avvezze alle tecnologie informatiche. Le altre organizzazioni che, come noi, si trovano nei palazzetti dello sport o nelle cittadelle olimpiche, solitamente possono lavorare o solo in locale o solo in Vpn, ma non in un ambiente misto come, invece, Iaaf è in grado di fare». La scorsa estate, l’organizzazione internazionale ha commissionato a i.Net uno studio volto a definire nel dettaglio le necessità in materia di protezione It. Oltre al servizio Vpn di ufficio istantaneo chiavi in mano, infatti, l’Isp milanese ha in carico la gestione in outsourcing di molte componenti della sicurezza di Iaaf. «Sono state create diverse Vpn corporate, che uniscono il nostro quartier generale alle altre società con cui collaboriamo, alle sedi di hosting del sito Web, in particolare quello di Parigi, che ospita la struttura principale con 14 macchine, e alla struttura di backup di Londra, nella quale trovano asilo 4 server virtualizzati». Gli utenti itineranti possono accedere alle Vpn mobili attraverso una chiavetta per l’autenticazione forte. Reti private virtuali mobili sono utilizzate anche dal personale It per la gestione in remoto della rete e dei 7 server della sede centrale. Sempre a i.Net è stato deciso di delegare anche la gestione della posta elettronica di Iaaf, ospitata su un ambiente centralizzato battezzato Hosted Exchange 2007. «Stiamo implementando il cosiddetto Network access control, ovvero il sistema di controllo per l’accesso alla rete nelle reti centrali – conclude Perotti Nigra -. Questo significa che l’utente, al costo di un fastidio minimo, avrà la garanzia di una configurazione sicura del proprio laptop, cosa fondamentale specie quando rientra da un viaggio e si ricollega al sistema informativo centrale. Ogni apparato sarà equipaggiato con software di sicurezza sempre aggiornati e, con il Nac, speriamo di poter ovviare al problema delle contaminazioni esterne. All’interno, invece, siamo già abbastanza protetti, grazie alle numerose precauzioni in uso come il sistema di doppio antivirus». In futuro, a detta del manager, l’idea è di migliorare la protezione antispam e antispyware, per ridurre ulteriormente i fastidi degli utenti interni.