La protezione dati si fa strada

Al Technology Day di Symantec il punto su un processo inarrestabile.

Per Giancarlo Marengo, country manager di Symantec, la mobility cambia il modo di fare azienda e gli strumenti dati in uso agli utenti sono portatori di una convergenza di fatto, fra social e business network.

Intervenendo al Technology Day che Symantec ha organizzato a Milano, il manager ha posto l’accento sull’importanza di governare le informazioni non strutturate che vivono sulle reti allagate, in termini di una gestione oculata.

Sono considerazioni che portano ad affermare che il bene più prezioso che viaggia sulla rete oggi è l’identità, che le postazioni di lavoro vanno gestite insieme alle informazioni, dando continuità. In questa sintesi ci sono le aree di azione di Symantec: dalla Data loss prevention alla compliance, dalla sicurezza degli endpoint a tutto ciò che concerne il backup (deduplicazione e virtualizzazione), dall’alta disponibilità delle informazioni al disaster recovery.

È lunga la strada della data protection, imboccata anni fa da Symantec e per nulla conclusa. Anche e soprattutto da noi. Per Marengo oggi lavorare in campo It in Italia significa avere a che fare con realtà che hanno a che fare con il mercato globale. Perciò il manager ha voluto sottolineare il valore delle professionalità che Symantec sta sviluppando e alimentando.

Conclusioni abbracciate dal vice president e general manager dell’area Mediterraneo, Marco Riboli, per il quale una società come Symantec deve trasmettere fiducia riguardo la protezione del patrimonio dei dati delle aziende.

Facendo così potrà, per Riboli, ottenere quest’anno l’obiettivo nazionale di una crescita dell’8%, e per raggiungerlo ha aumentato gli investimenti in forza lavoro. Per l’anno fiscale 2010 Symantec si propone di migliorare qualità dei prodotti, sistema di licensing, supporto tecnico, incentivando anche i contatti con i clienti per settore.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome