La modularità di Clarity

L’approccio metodologico della tecnologia Clarity, secondo Fabio Raho di Ca, è quello di consentire un punto di partenza che non è sempre lo stesso, venendo incontro alle esigenze di un’organizzazione che può decidere di iniziare da un processo piuttos …

L’approccio metodologico della tecnologia Clarity, secondo Fabio Raho di Ca, è quello di consentire un punto di partenza che non è sempre lo stesso, venendo incontro alle esigenze di un’organizzazione che può decidere di iniziare da un processo piuttosto che da un altro: per esempio, si può partire con l’implementare il demand management. Questo significa avere il minimo impatto in termini di sviluppo, realizzazione e riduzione dei tempi in fatto di risultati, consentendo anche all’utente di diluire l’investimento. Quindi, se un cliente decide di realizzare un progetto di It governance in due anni, può nel primo semestre concentrarsi sul demand, nel secondo sul project e così via, in quanto la tecnologia è modulare.


«La nuova release di Clarity, la 8.0, presenta un’evoluzione – ha chiarito Raho – in quanto ha la capacità di gestire non più solo il portfolio dei progetti ma il portfolio di tutte le iniziative It, consentendo di raggiungere l’obiettivo di integrazione tra i vari silos aziendali. Poi ci sono altre aree che sono seguite con particolare attenzione quando si parla di It governance e sono quelle che Ca ha identificato come Business relationship management, motivo per il quale sulla tecnologia sono state già sviluppate delle personalizzazioni. Infatti c’è la possibilità di scegliere una verticalizzazione spinta, dove vengono utilizzati dei cruscotti già preparati, proprio per consentire al business e all’It di avere una visione su quelli che sono i Kpi (Key performace indicator, ndr) tipici dei processi di gestione dell’It, e questo è frutto delle best practice e dei progetti che Ca ha già realizzato. Ogni cliente, poi, ha la propria visione dell’It governance. Noi sposiamo la definizione che dà l’It Governance Institute, per il quale è una componente del governo di un’azienda che fa riferimento all’It come fattore abilitante per raggiungere gli obiettivi di business. Quindi quando si parla di governo dell’It, in realtà si dovrebbe coinvolgere non solo il Cio ma anche il top management».


Per quanto riguarda, invece, la valutazione delle performace applicative, all’interno del portfolio di Ca ci sono varie soluzioni: le più interessanti sono Introscope di Wily, ed eHealth di Concord, che consentono di valutare il livello di servizio e di prestazione delle applicazioni interne. Le due realtà sono state acquisite nel corso degli ultimi 18 mesi da Ca, in quanto operano in nicchie di mercato nelle quali non era presente. In particolare, Introscope è la componente che valuta le performance di applicazioni Web ed è quella più vicina alla misurazione di come l’utente percepisce il servizio. Consente, inoltre, di fare un monitoraggio per verificare le differenze di prestazioni tra una release e l’altra, una volta che sono state effettuate le eventuali modifiche richieste dal cliente. Con la componente eHealth di Concord si scende a un dettaglio di monitoraggio più legato all’operation, il cui obiettivo è sempre quello di rilevare i livelli di servizio, cercando però di evidenziare quali sono gli eventuali punti di disservizio. Il tutto nell’obiettivo di offrire agli utenti gli strumenti per allineare l’It al business.

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