Tecnologia Hiperlan per portare l’accesso a Internet a 5.000 cittadini e 300 aziende nel Medio Campidano
La Sardegna è una delle regioni italiane che soffre maggiormente l’assenza di infrastrutture a larga banda. Ecco perché lo scorso anno l’amministrazione di Serrenti, comune in provincia del Medio Campidano, 30 Km a Nord di Cagliari, ha realizzato una rete wireless sul territorio a disposizione di 5.000 cittadini e oltre 300 aziende e uffici comunali. L’obiettivo è consentire la realizzazione di servizi di VoIp videosorveglianza e teleassistenza, oltre all’accesso Internet veloce.
«Da diversi anni i cittadini e le aziende chiedevano un intervento dell’amministrazione pubblica per poter disporre della banda larga Internet – ha spiegato il Sindaco di Serrenti, Gian Luca Becciu -. Abbiamo così pensato a una rete wireless e, dopo una prima fase di sperimentazione, ora tutto il territorio comunale dispone della copertura. I cittadini sono entusiasti e siamo certi che oltre a Internet verranno utilizzati numerosi altri servizi». La rete è stata realizzata da WiFi Company in tecnologia Hiperlan, con una serie di antenne posizionate nei punti strategici del paese, che creano una copertura di circa 40 chilometri quadrati. Le antenne degli utenti, invece, sono generalmente sui tetti, in posizione che consente di avere la cosiddetta linea di vista con l’altra antenna, come richiesto da Hiperlan.
La rete collega uffici comunali, scuole, banca, ufficio postale e centinaia di cittadini privati.
La connettività primaria, poi ridistribuita via wireless, è assicurata da una connessione Hdsl da 8 Mbps espandibile in futuro. Il servizio di collegamento in banda larga ha un costo per l’utente privato di circa 20 euro al mese cui si aggiungono 99 euro una tantum di attivazione. Per l’utenza business, invece, l’attivazione viene 199 euro e il canone mensile 34 euro. La velocità varia tra i 640 kbps e i 1.280; tutti i tagli di banda prevedono un quantitativo definito di banda minima garantita. Gli utenti del wireless di Serrenti hanno attivato anche un blog, dall’eloquente nome “dimenticati.it”, dove si scambiano opinioni e consigli sul servizio.





