Sta crescendo e mutando perché segue di pari passo le esigenze delle aziende. A partire dal fatto che non si tratta più solo di archiviazione di documenti, ma di processi di business. È questo l’oggi e il domani del document & workflow managment, che o …
Sta crescendo e mutando perché segue di pari passo le esigenze delle aziende. A partire dal fatto che non si tratta più solo di archiviazione di documenti, ma di processi di business. È questo l’oggi e il domani del document & workflow managment, che oltre a spingere in questa direzione si amplierà con un occhio di riguardo verso «il concetto – spiega Federica Mazzocchi di Sirmi – di fruizione e usabilità».
Il che fa pensare che si passerà a breve a una gestione documentale che verrà percepita quasi come una commodity di servizio. Con questo concetto di pervasività con forti potenzialità di mercato alle spalle a Ict Trade si è cercato di capire come si vende workflow managment.
E a che tipologia di cliente?
Secondo Massimo Missaglia, amministratore delegato di Sbi Italia, il cui prodotto di punta è DocsWeb, il mercato in questione vale circa 180 milioni di euro «solo dal punto di vista degli applicativi e quindi a questa cifra va aggiunto il ricavo legato ai servizi».
E non la si «acquisterebbe più solamente per risolvere il maldipancia degli Edp manager (costretti da una normativa legata alla privacy o all’archiviazione sostitutiva – ndr), ma per rendere più efficiente il flusso di business».
Vero è che spesso l’interfaccia più corretta per trattare il tema in questione è il direttore amministrativo.
«Lo stesso che fa i conti sui ritorni degli investimenti che – sempre secondo Missaglia – per un’implementazione da 20mila euro necessità non più di un anno di utilizzo».
«Tenete d’occhio il mondo dell’energy» suggerisce Paolo Sirito di Almaviva Impresa dinamica , (ovvero la Bu che si occupa di stringere partnership di canale fornendo, anche in questo caso, piattaforme e servizi).
«Sono questi clienti – continua l’esperto – che hanno grande necessità di order management e che ora si può declinare in un modo veramente efficiente».
E poi non è detto che tutto ciò vada fatto in casa del cliente.
Infatti, Cosmic Blue Team suggerisce, anche al canale, di sfruttare la piattaforma in outsourcing sviluppata da Cbt stessa.
«Basta che l’approccio sia service oriented – suggerisce Matteo Rocchi di Ibm da quando Big Blue ha portato in casa il team e l’expertise di FileNet – e il più possibile open».
Che poi il tutto sia condito da soluzioni storage e ovviamente di security fa sì che il document management risulti un’ottima opportunità per il canale al quale conviene ingranare la marcia sul tema anche come supporto della postaelettronica certificata e della firma digitale cui il w&dm non scappa.





