La fine dell’imprenditore oscuro

Restart, Italia! propone semplificazione in tutte le fasi, chiarezza nell’amministrazione e fallimento come elemento del ciclo di vita aziendale. Agire adesso.

La task force sulle start-up voluta dal Ministro per lo Sviluppo economico ha presentato oggi i risultati del suo lavoro, condensati in un rapporto dal nome Restart, Italia!.
Il rapporto è molto, molto interessante e chiaro.

L’ultima parte dell’evento è stata dedicata alla relazione di Passera, che stavolta è stata un po’ di stampo tradizionale, per lo più tesa a ricordare i risultati ottenuti e a non prendere impegni né per soldi, né per tempi, ma convinta nell’affermazione di un impegno nel realizzare una svolta epocale in tempi brevi.

Un’azione efficace è la proposta introduzione del pacchetto semplificato per la creazione di aziende innovative, definite iSrl. “La iSrl che vogliamo varare sarebbe un’innovazione profonda”, ha detto il Ministro. “Per il lavoro adatteremo norme su contratti già esistenti”. Con molte entità (ministri, regioni ed altri attori) Passera sta costruendo un ascolto verso un quadro normativo nuovo, il cui obiettivo è liberare energie e non risorse.

Colleghiamoci alle proposte

Il Rapporto è scaricabile qui, Si articola su una premessa, una definizione, tre elementi, conclusioni ed allegati.
I tre elementi sono le Misure di sostegno (lancio, crescita, maturità e consapevolezza), i Territori e la Valutazione con le sue metriche. Della nuova definizione di startup che rende possibile il rinnovamento di tutti i passi abbiamo riferito in un primo articolo, mentre alcune ipotesi collegate alle misure di sostegno e di finanziamento le abbiamo anticipate con un secondo breve flash che lancia con forza il crowdfunding e intende cambiare la percezione di un imprenditore che fallisce come di un rejetto o un delinquente.

Non è improprio osservare che al momento i risultati sono su carta, tutti nel rapporto, e che i tempi di attuazione sono estremamente impegnativi nella situazione politica italiana, anche se per quanto ascoltato c’è da aver fiducia nel lavoro che Passera ed altri stanno proponendo ad altri membri del Governo attuale (Ministri) e delle PA Locali (Regioni).

Il tempo a disposizione sembra estremamente ridotto per mettere in piedi un quadro normativo nuovo nel tempo a disposizione di questo Governo.

Una proposta che giunge dal pubblico è di aggiornarsi tra altri cento giorni.
E’ ragionevole, dice Passera, ma non conferma che sarà fatta, concludendo la sessione di domande e risposte con la frase “agire adesso”.

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