Il ministro dell’Interno critica l’inchiesta di Diario ma dice che è meglio tornare al manuale
Giuliano Amato dice stop al voto elettronico. Nonostante il ministro dell’Interno sostenga che ci sarebbe voluta più professionalità da parte del direttore di Diario Enrico Deaglio nell’inchiesta sui presunti brogli, per evitare problemi si è deciso di fermare la macchina del voto elettronico sperimentata nel 2006.
La decisione è stata presa dal ministro dell’Interno e dal presidente del Consiglio anche sulla base delle risultanze delle valutazioni fatte dai funzionari del ministero dell’Interno.
“A volte firmare un contratto sputandosi su una mano e stringendo l’altra – ha dichiarato Amato – può dare più certezza di quella che dà una firma elettronica. È meno facile taroccare un voto espresso manualmente”.
A questo punto appare probabile anche la sperimentazione prevista per le lezioni del 2008 in Valle d’Aosta.





