Dalla Kelyanite si estrae l’oro. Questa potrebbe già essere un’indicazione delle ambizioni di una società che ha per nome Kelyan. E se la pur splendida cornice medievale di Orvieto non dovesse rappresentare, nell’immaginario collettivo, l …
Dalla Kelyanite si estrae l’oro. Questa potrebbe già essere
un’indicazione delle ambizioni di una società che ha per nome Kelyan.
E se la pur splendida cornice medievale di Orvieto non dovesse
rappresentare, nell’immaginario collettivo, lo scenario ideale per
un’attività della New Economy, allora sapere che dietro a tutto
questo c’è il nome di Franco Bernabè può aiutare a capire quanto la
faccenda sia seria. Kelyan è infatti la "fabbrica digitale" del
gruppo Franco Bernabè, definito dallo stesso presidente come
"acceleratore di imprenditorialità". L’azienda progetta e realizza
soluzioni di rete integrate per una clientela business, e a poco meno
di un anno dallo start-up, quando ancora si chiamava Integra Net
Factory S.p.A., ha fatto registrare utili per un miliardo e mezzo. I
servizi forniti vanno dalla consulenza all’infrastruttura, dal web
design agli applicativi di front e back end, ai servizi di
connettività e web hosting, "caratterizzandosi", come dichiara
Bernabè, "per l’omogeneità dell’offerta a livello professionale e
qualitativo, frutto di una scelta che sin dall’inizio a portato ad
equilibrare le competenze all’interno della società, così da non
sbilanciarsi a favore di un prodotto". E tante cose sono cambiate in
quest’ultimo anno per la "piccola" Kelyan: al di là del nuovo nome e
del rinnovato logo, si è arrivati a 55 dipendenti (con competenze che
vanno dall’umanista all’informatico), a una serie di accordi di
collaborazione con società come Cisco, Alenia e Siemens, a quattro
miliardi di fatturato per il 2000 e adesso anche all’ingresso di 8,6
milioni di _uro del venture capitalist Apax Partners nel capitale
societario. La società inglese focalizza le proprie attenzioni
principalmente nei settori Information Technology, Telecomunicazioni,
Media, Internet, Retail e prodotti di largo consumo, Servizi
Finanziari e Prodotti per la salute (settore in cui compare, fra le
società partecipate, anche l’azienda che ha compiuto l’esperimento di
clonazione della ormai famosa pecora Dolly). I circa 17 miliardi di
Apax permetteranno un’ulteriore espansione dell’attività di Kelyan,
potenziando soprattutto i settori della produzione e del marketing:
ma l’obiettivo principale della collaborazione sarà quello di
sviluppare soluzioni innovative per la net economy. "Abbiamo
trascorso un anno intenso", continua Franco Bernabè, "e dopo Andala,
concentrarci su Kelyan ci ha portato alla realizzazione di soluzioni
tecnologiche per società di prestigio: l’investimento di Apax è una
dimostrazione di fiducia nelle nostre potenzialità, che arriva in un
momento in cui gran parte dell’entusiasmo che caratterizzava la New
Economy sembra essere diminuito, dando spazio ad una maggiore
razionalità".





