La costanza della formazione

Per il successo della propria “invenzione”, Sun ha sempre puntato sulla costruzione di una comunità.

Ogni comunità si basa sul concetto di conoscenza condivisa: per rendere la prima numericamente elevata è necessario investire sulla seconda. La comunità Java non si sottrae a questo paradigma e Sun fa il possibile per alimentare il serbatoio delle conoscenze. Tantopiù che è in ciò facilitata dall’oggetto stesso delle sue attenzioni. Il modo in cui Java è stato concepito, infatti, consente di essere appreso anche da chi non è un programmatore. Un corso di formazione di cinque giorni, sostengono in Sun, è sufficiente per apprendere i rudimenti della programmazione object oriented e la creazione di un’applicazione Java. Allo stessa stregua, bastano 3 giorni di corso per trasformare un programmatore in C in uno sviluppatore orientato agli oggetti in grado, anche di fare analisi. Passato questo scoglio, poi, entrambi i soggetti sono in grado di intraprendere il cammino che li porterà al vero obiettivo che interessa Sun e i suoi partner: il progetto e lo sviluppo di applicazioni Java secondo la Java 2 platform. Altri quindici giorni complessivi di aula, infatti, e anche chi è partito da zero, potrà conoscere la sintassi Java, creare Gui, eccezioni, thread, analizzare e progettare in Uml (Unified modeling language) e creare codice di un’applicazione funzionale Java in grado di interaginre con database server in rete.

Il passaggio successivo di un developer certificato Java sarà quello verso la piattaforma J2ee, per la quale dovrà imparare a sviluppare servlet e Java Web server, gli Ejb, l’utilizzo di Jdbc, la gestione di Xml e la tecnologia abilitante le JavaServer Pages.

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