La chiameremo i-Sisal

La storica azienda di raccolta, oggi capillarmente informatizzata sul territorio, cresce grazie alle convenzioni locali e vede a portata di mano un’integrazione con la banca del futuro.

Sisal è nota per le scommesse sportive, un settore da anni in forte crescita anche in Italia e servito con una piattaforma tecnologica capace e capillare. Nonostante le imminenti kermesse sportive dell’estate 2012, la raccolta sportiva in sé è in fase di consolidamento. Per svolgere al meglio un ruolo più ampio, Sisal ha da tempo aperto la sua piattaforma ai servizi al cittadino, un ramo di attività che sta crescendo a ritmo impetuoso, raggiungendo in pochi anni un giro d’affari di circa il 40% del totale. L’azienda guidata da Emilio Petrone e presieduta da Augusto Fantozzi ne è ben consapevole e sta investendo sulla rete telematica, molto ampia, e sul personale umano, con 600 addetti negli ultimi tre anni.
“Il pagamento è un lutto che va elaborato attraverso una conversazione”, ha detto Carlo Alberto Carnevale Maffè, Docente Strategie Aziendali in Sda Bocconi, intervenendo alla tavola rotonda di presentazione organizzata da Sisal e presieduta da Mauro Mazza, Direttore di Rai 1, all’incontro “Oltre lo sportello” organizzato a Roma proprio da Sisal.
Per crescere nella giusta direzione ha commissionato un’analisi del sentimento dei consumatori, svolta da Ispo e presentata all’evento da Renato Mannheimer. L’indagine mostra l’importanza del rapporto diretto con barista e tabaccaio, ma anche la consapevolezza dell’utenza nella possibilità di pagare tributi fuori da poste e banche.


Banca, posta, tabacchi e bar

Sisal è parte integrante e forte di un sistema di pagamenti multicanale e distribuito sul territorio, che è una forte peculiarità italiana sulla quale ci sono grandi aspettative nel prossimo futuro. I risultati della convenzione con le Reti Amiche della PA, siglata nel settembre 2010, sono ancora in crescita.
Dall’altro lato, su scala nazionale ed internazionale si richiede una ristrutturazione del sistema bancario, che deve tornare ad essere forte utility di servizio, ed ha bisogno di sportelli leggeri ed economici.
Inoltre il sistema Paese deve fare maggior affidamento sulla moneta elettronica, poco usata soprattutto come carta di credito, in un momento nel quale anche le fasi normative (tra le altre il decreto Salva Italia) riduce gli spazi del contante.


Convenzioni in crescita

Ecco che le tendenze s’incontrano e s’incrociano. I punti di riscossione sicura di Sisal, come detto oggi 42 mila (su 46 mila totali), sono oggi attivi con oltre 100 convenzioni e 350 servizi ai clienti, ma si conta che questi numeri possano crescere molto, principalmente su scala locale.
Le varie proposte di servizio, oltre a Sisal anche Lottomatica, Poste e gli stessi sportelli bancari, di fatto cooperano in quanto offrono servizi spesso differenziati sia nell’erogazione, sia nel pagamento. Certo le Poste hanno un vantaggio nel branding, mentre Sisal è poco identificato per i servizi finanziari, ma l’utente paga l’attuale identificabilità con file ed orari rigidi, mentre i punti Sisal sono per lo più bar senza fila.


Conservazioni sostitutive

Ma c’è di più. I punti di forza di Sisal permettono di sviluppare anche un ampliamento del ciclo di pagamento, ridisegnando il concetto di banca e di garanzia all’utente. C’è necessità di pagamenti con formula più comoda del contate ogni volta? Cartasì, partner di Sisal, è pronta alla gestione di carte prepagate. C’è dubbio su reperibilità ed affidabilità degli scontrini nel tempo? Si può pensare ad una conservazione “sostitutiva” on-line dei dati di pagamento. Le soluzioni sono sul tavolo.

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