La Bocconi studia l’ecosistema del software

Al via un’indagine che punta a chiarire il rapporto fra domanda e offerta. E i motivi del perché il mercato non decolla

Disegnare l’ecosistema del software in Italia cercando di evidenziare i
motivi per i quali il mercato non decolla. E’ un obiettivo ambizioso quello che
si è posto la Bocconi che con Francesco Sacco, docente di strategia, Giovanni
Valentini, assistant professor di strategia, Corrado Tommasoni e Juan Xabier
Monjas Kanrandegui, stagisti, stanno realizzando una ricerca che vuole capire cosa frena lo sviluppo di questo mercato.

La raccolta e l’analisi dei dati economico-finanziari frutto dell’esame di circa seicentomila bilanci è stato il primo passo dell’indagine che ha poi previsto l’organizzazione di nove focus group con aziende dell’offerta e della domanda.

L’approccio commerciale
superficiale, l’esistenza di troppo lunghe catene di subfornitura, la dilazione
dei pagamenti, il problema del licensing sono alcuni dei temi emersi dagli
incontri con le aziende per quanto riguarda l’offerta, mentre dal punto di vista
della domanda è emersa una certa incapacità di interpretare il ruolo (difficoltà
a focalizzare le esigenze e a selezionare i fornitori) oltre alle lamentele su
una Pa che non riesce a fare innovazione e i problemi che derivano dalla lotta
fra innovazione e un’ottica finanziaria che ha bisogno di risultati sul breve
periodo.
Di fondo esiste però una mancanza di fiducia fra domanda e offerta
che blocca lo sviluppo del mercato.

Esaurita la fase degli incontri con le aziende è la volta della survey online i cui risultati finali saranno pubblicati in esclusiva su Linea Edp verso la fine di ottobre.

L’indagine della Bocconi sfocerà nella nascita di
un osservatorio sull’ecosistema del software che proseguirà i suoi lavori anche
nei prossimi anni.

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